Identificazione dei rapaci in volo

 

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 Identificazione dei rapaci più comuni in volo

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E' importante che un cacciatore sappia distinguere a occhio e con rapidità la sagoma di un rapace, onde evitare pesanti sanzioni penali oltre che di danneggiare le delicate popolazioni selvatiche. Ancora oggi il bracconaggio, infatti, è una delle principali minacce per i rapaci selvatici, ma bisogna considerare anche che molto spesso i rapaci possono essere colpiti solo “per sbaglio” a causa di una errata identificazione in volo. In questo brevissimo articolo cercherò di dare ai lettori una veloce e pratica sintesi per l'identificazione delle principali e più comuni specie di rapaci in volo. In genere succede che i rapaci che si incontrano sul campo vengano osservati sempre in volo da sotto (con l’unica eccezione delle Albanelle e del Falco di Palude che volano invece sfiorando la vegetazione del suolo). Per questo è importante imparare a distinguere le sagome dei rapaci basandosi sulla forma e dimensioni delle ali in rapporto alla forma e lunghezza della coda; altrettanto importanti poi sono anche le colorazioni e la dimensione relativa di ciascuna specie.

 

Tra i rapaci in assoluto più comuni da osservare sul campo ci sono il Gheppio (Falco tinnunculus) e la Poiana (Buteo buteo); si tratta di due specie molto diverse, il Gheppio è un piccolo falchetto caratterizzato da un colore di fondo bruno-rossiccio; è facile distinguerlo grazie alle ali a punta e particolarmente lunghe; può essere spesso osservato mentre pratica una particolare tecnica di volo (“Spirito santo”) che gli consente di stare immobile nell’aria come un elicottero (fig. 1).

 

 Fig. 1

 

La Poiana (fig 2) invece è immediatamente riconoscibile per le sue grosse dimensioni (a volte può essere anche scambiata per un’aquila); può essere spesso osservata mentre volteggia ad alta quota sfruttando le correnti ascensionali termiche ed esplorando così grosse fette di territorio praticamente senza fatica.

  Fig. 2

 

 

Un’altra specie di rapace (fig 3) che soprattutto per chi frequenta le zone umide può spesso incontrare è il Falco di palude (Circus aeruginosus). Si tratta di un uccello di grossa mole (simile alla Poiana) ma caratterizzato da un diverso tipo di volo: si osserva infatti sorvolare a bassa quota i canneti e i prati umidi alla ricerca di prede (generalmente rappresentate da carogne, pesci, rettili e anfibi).

  Fig. 3

 

 

Infine merita una citazione il Falco pellegrino (Falco peregrinus), specie che negli ultimi anni sta notevolmente espandendo il proprio territorio. Questo falco è più difficile da osservare in quanto vola ad altezze notevoli, lanciandosi poi in velocissime picchiate come un missile sulle prede. Ha una apertura alare di circa un metro e ali appuntite e molto allungate (fig. 4).

  Fig. 4