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 Le prede dei rapaci da falconeria

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Germano reale

Anas platyrhynchos
Classificazione

Uccelli, Anseriformi, Anatidi

Biometria

F 700-1000 g; M 1000-1500 g

Descrizione

Spiccato dimorfismo sessuale, il maschio ha testa e collo di colore verde metallico con collare bianco; la coda è bianca e arricciata, zampe rosse. La femmina ha invece una colorazione molto meno appariscente e più mimetica, marrone chiara striata

Habitat

È un uccello prevalentemente acquatico, frequenta gli specchi di acqua dolce di ogni tipo, laghi, stagni, fiumi, piccoli canali.

Distribuzione in Italia

Tutta Italia

Fenologia

Specie migratoria; in Italia è comune anche come stazionaria; effettua un doppio passo in Settembre-Novembre e Marzo-Aprile.

Alimentazione

Vegetariano, si ciba di piante acquatiche, alghe, semi e granaglie, in piccola parte anche di insetti, molluschi, crostacei, vermi, girini e avannotti per la componente proteica.

Abitudini generali

È una specie gregaria a esclusione del periodo riproduttivo; ha un volo veloce e cammina agilmente anche a terra. È una specie monogama e le coppie si formano in autunno. La femmina depone da 8 a 12 uova in un nido ben nascosto a terra in prossimità dell’acqua. Durante il periodo della cova il maschio sta nei pressi del nido sorvegliando il territorio limitrofo. I pulcini sono precoci. Normalmente effettua una sola covata annua.

Rapaci utilizzabili

Falco pellegrino, Lanario, Sacro e ibridi per la caccia d’alto volo. Astòre per la caccia di basso volo.

Tracce e segni di presenza

 

Tecniche di ricerca e contatto

La caccia al Germano reale non necessita del cane, ma il suo utilizzo può comunque essere utile per fare involare le prede. La ricerca viene effettuata dal falconiere, conoscendo il territorio, esplorando a debita distanza gli specchi d’acqua e i canali dove è probabile si trovino i germani, prima di avvicinarsi cautamente per farli involare nel momento in cui il rapace è pronto per l’attacco.

 

 

 

 

 

Marzaiola

Anas querquedula
Classificazione Uccelli, Anseriformi, Anatidi
Biometria 240-450 g
Descrizione Becco piatto e coda leggermente arrotondata. IL maschio ha un piumaggio vermicolato bianco e marrone con ampio sopracciglio bianco. La femmina è leggermente più chiara.
Habitat È un uccello acquatico, frequenta specchi d’acqua dolce poco profondi e con fitta vegetazione nei bordi.
Distribuzione in Italia Presente in tutto il Paese
Fenologia Doppio passo, da agosto a ottobre e da metà febbraio a metà aprile. In alcune regioni centro-settentrionali può nidificare occasionalmente.
Alimentazione Vegetariana: piante acquatiche, alghe, semi, granaglie, più di rado anche insetti, molluschi, vermi  e girini
Abitudini generali È una specie gregaria. Nidifica a terra dove depone 7-12 uova covate per 2 giorni. I piccoli diventano indipendenti dalla madre a circa un mese di età.
Rapaci utilizzabili Terzuolo di Falco pellegrino
Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista (con binocolo) esplorando gli specchi d’acqua.

 

 

 

 

Mestolone

Anas clypeata
Classificazione Uccelli, Anseriformi, Anatidi
Biometria Maschio 450-860 grammi, femmina 450-650 grammi
Descrizione Il maschio ha testa molto scura rispetto alla femmina, di colore verde metallico, petto e dorso di colore bianco e nero. La femmina è più mimetica, di colore brunastro e macchiettata di scuro
Habitat Uccello acquatico, frequenta gli specchi d’acqua dolce soprattutto poco profondi, raramente lo si trova in acqua salata.
Distribuzione in Italia Tutto il territorio nazionale
Fenologia In Italia è di passo da fine agosto a ottobre e da febbraio ad aprile; in parte sosta inoltre anche per tutto il periodo invernale.
Alimentazione Si ciba soprattutto di vegetali: germogli, semi, alghe, e più raramente di insetti, crostacei, molluschi, vermi e girini.
Abitudini generali

È specie gregaria, ma in gruppi poco numerosi e a volte può condurre vita solitaria. Ha un volo abbastanza veloce ma si alza con difficoltà dalla superficie dell’acqua. Sul terreno cammina lentamente e in modo abbastanza impaciato mentre nuota ottimamente e sulla superficie dell’acqua affonda in gran parte il corpo tenendo il becco verso il basso. Come le altre anatre di superficie per cibarsi immerge la testa sott’acqua tenendo la coda leggermente alzata. Durante il giorno rimane nei canneti e tra la fitta vegetazione riparia mentre si reca in pastura all’imbrunire.

Rapaci utilizzabili Terzuolo di Pellegrino, Femmina di Pellegrino.
Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista (con binocolo) esplorando gli specchi d’acqua.

 

 

  

 

Folaga

Fulica atra
Classificazione Uccelli, Gruiformi, Rallidi
Biometria Da 530 a 1000 grammi
Descrizione

Becco compresso e appuntito con uno scudo carnoso alla base a forma di placca frontale, coda corta e arrotondata, piedi flessolobati. Il piumaggio sia nel maschio che nella femmina  è completamente nero con becco e placca frontale di colore bianco.

Habitat Vive abitualmente in specchi d’acqua sia interni che costieri con sponde ricche di vegetazione; in inverno la si trova anche nelle lagune salmastre e negli estuari, purchè con acque poco profonde.
Distribuzione in Italia Specie ampiamente diffusa in tutta Italia, dove è stazionaria e nidificante.
Fenologia Le popolazioni migratrici passano e svernano in Italia da fine settembre a marzo.
Alimentazione Piante acquatiche e semi, uova di pesci, insetti, loro larve, piccoli molluschi e crostacei
Abitudini generali È gregaria, forma grossi branchi anche mescolandosi alle anatre, tranne nella stagione riproduttiva. Nuota e si tuffa con grande abilità ed è capace di restare immersa alla ricerca di cibo fino a un minuto. Quando nuota è facilmente riconoscibile perché muove la testa. Sul terreno cammina in modo goffo. Ha un volo lento e pesante, basso sul livello dell’acqua; raramente quando prende quota può volare più velocemente; per alzarsi in volo a causa delle piccole ali deve correre a lungo sulla superficie dell’acqua. In genere preferisce restare sempre vicina alla riva, o al riparo direttamente tra la fitta vegetazione delle ripe, soprattutto durante le ore diurne.
Rapaci utilizzabili Astòre (m e f), Falco pellegrino (m e f); in seconda scelta Sacro, Lanario e Ibridi
Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista con esplorazione diretta del territorio e uso di binocolo.

 

 

 

 

Gallinella d’acqua

Gallina chloropus
Classificazione Uccelli, Gruiformi, Rallidi
Biometria 190-440 grammi
Descrizione Becco appuntito, ali e coda corte e arrotondate, dita lunghe. In ambo i sessi il piumaggio è bruno-nerastro con striature bianche sui fianchi; il sottocoda è bianco e possiede una barra centrale nera, mentre la placca frontale è rossa così come il becco, che ha l’apice giallo; zampe di colore verde.
Habitat Vive tra la fitta vegetazione riparia dei corsi d’acqua, delle paludi, stagni, laghi ecc. ma la si può osservare anche nelle praterie adiacenti alle zone umide.
Distribuzione in Italia Nidifica in tutta Italia.
Fenologia Stazionaria e nidificante in italia. Ci sono comunque delle popolazioni migratrici di passo in settembre-ottobre e in febbraio-marzo.
Alimentazione È vegetariana, si nutre di piante acquatiche, semi, bacche e frutta e saltuariamente di insetti, vermi, molluschi e girini.
Abitudini generali Inizia a riprodursi alla fine di febbraio, quando inizia i corteggiamenti. Il nido viene costruito da maschio e femmina a terra tra la vegetazione. Depone da 6 a 11 uova che cova per 20-21 giorni. Entrambi i genitori accudiscono i piccoli che iniziando a volare all’età di 6-7 settimane. Depone 2-3 covate l’anno.
Rapaci utilizzabili Maschio di Pellegrino, Astore, femmina di Sparviere. Altri falchi d’alto volo.
Tracce e segni di presenza Le impronte sono facilmente riconoscibili sulle sponde fangose, per via delle enormi dimensioni.
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista con esplorazione diretta del territorio e uso di binocolo.

 

 

 

 

Pavoncella

Vanellus vanellus
Classificazione Uccelli, Caradriformi, Caradridi
Biometria 190-230 grammi
Descrizione

Dimensioni medie, forme eleganti, becco corto e dritto, ali larghe e arrotondate, coda quasi quadrata con un ciuffetto di penne sulla testa, lungo e sottile, che nel maschio può essere lungo fino a 10 cm. Il piumaggio in entrambi i sessi è di colore nero-verde iridescente nelle parti superiori e bianco in quelle inferiori con una larga banda pettorale nera, sottocoda castano, becco nero e zampe bruno. In volo emette un verso molto caratteristico.

Habitat Frequenta campagne coltivate umide, brughiere, acquitrini, paludi, rive di fiumi ed estuari.
Distribuzione in Italia Tutto il territorio italiano
Fenologia Specie migratrice, sverna in Italia, dove è di passo da metà ottobre a novembre e da febbraio a metà aprile
Alimentazione Prevalentemente insettivora: anellidi, molluschi, insetti. Raramente si nutre di vegetali come erbe, muschi, semi, foglie.
Abitudini generali

Inizia la stagione riproduttiva alla fine di marzo con i voli di corteggiamento. Nidifica a terra in una piccola cavità scavata. Depone da 3 a 5 uova che cova per 24-28 giorni. I pulcini raggiungono l’indipendenza in 35-40 giorni accuditi dalla femmina mentre il maschio si limita a vigilare. Depone una sola covata l’anno.

Rapaci utilizzabili Pellegrino, femmina di Sparviere, maschio di Astòre e altri falchi d’alto volo.
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista con uso di ottiche, esplorando il territorio in macchina.

 

 

 

Beccaccia

Scolopax rusticola
Classificazione Uccelli, Caradriformi, Scolopacidi
Biometria 250-410 grammi
Descrizione Becco lungo e dritto, grandi occhi posti molto indietro sulla testa rotonda, ali corte e arrotondate, coda corta e zampe brevi. Il piumaggio sia del maschio che della femmina è di colore bruno-rossastro con barrature trasversarli nere sul vertice e sul collo. Parti inferiori barrate molto finemente di bruno scuro, becco con apice bruno scuro, zampe grigiastre.
Habitat Vive in boschi di querce, larici, conifere e betulle, ricchi di sottobosco e in radure sia di pianura che di collina e montagna.
Distribuzione in Italia È una specie distribuita come nidificante in tutto il territorio italiano.
Fenologia Migratrice: in Italia è di passo da metà ottobre a novembre e da febbraio ad aprile. È svernante nelle regioni meridionali.
Alimentazione Soprattutto vermi, insetti e loro larve, molluschi, crostacei, ragni, semi e germogli.
Abitudini generali

Conduce vita solitaria. Ha un volo molto vario, a volte lento e a volte veloce, ma in genere mai troppo alto; quando si alza in volo può essere silenziosa oppure far sentire il caratteristico rumore delle ali simile al fruscio della carta. Abitualmente passa tutto il tempo sul terreno, dove riesce a muoversi ad andatura veloce e di rado si sposta sugli alberi. Ha un udito e una vista molto acuti. È un uccello ad abitudini notturne e trascorre le ore diurne in un sonno leggerissimo interrotto di frequente.

Rapaci utilizzabili È una preda difficile; sicuramente la tecnica migliore per avere buone probabilità di fare carniere è la caccia in bosco con femmina di Sparviere o maschio di Astòre. Saltuariamente (per puro caso) è stata catturata anche con Harris e falchi pellegrini in alto volo.
Tracce e segni di presenza Impronte, escrementi, punti di rimessa (erba schiacciata), buchi del becco sul terreno.
Tecniche di ricerca e contatto Il cane da ferma è necessario: Breton, Pointer, Setter sono tra i migliori, con predilezione per il Setter, più adatto a muoversi negli ambienti tipici di questa specie.

 

 

Beccaccino

Gallinago gallinago
Classificazione Uccelli, Caradriformi, Scolopacidi
Biometria 90-130 grammi
Descrizione Dimensioni medio-piccole, becco più lungo della Beccaccia, ali lunghe e appuntite, coda a ventaglio. Il piumaggio di entrambi i sessi è bruno-fulvo barrato di nero; capo nerastro con una stria chiara, becco bruno-rossastro, più chiaro alla base e più scuro all’apice, zampe verdastre.
Habitat Vive in acquitrini erbosi, praterie allagate, risaie, torbiere, rive paludose di laghi, stagni, fiumi ecc…
Distribuzione in Italia Tutto il territorio italiano.
Fenologia In Italia è di passo da agosto a novembre e da febbraio e aprile; è svernante nelle regioni centro-meridioanli.
Alimentazione Insettivoro: anellidi, insetti, larve, molluschi, crostacei, semi ed erbe.
Abitudini generali

Quando si invola è facilmente riconoscibile per il verso tipico che emette. Ha un volo velocissimo e a zig zag, prima di alzarsi a notevole altezza. Ha indole sospettosa e guardinga. Di abitudini terragnole, cammina agilmente sul terreno tenendo il corpo orizzontale e il collo retratto, mentre il becco è piegato verso il basso. Durante le ore diurne si trattiene in risposo tra la fitta vegetazione, mentre al crepuscolo si sposta nei luoghi di pastura dove resta di solito in piccoli gruppi per tutta la notte. Si alimenta saggiando il fondo melmoso col lungo becco.

Rapaci utilizzabili È una preda molto difficoltosa da cacciare con i rapaci da falconeria. Considerati gli habitat tipici di questa specie è cacciabile soprattutto con l’alto volo; specie consigliate sono i velocissimi terzuoli di Falco pellegrino.
Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista nei territori idonei ma è preferibile usare i cani da ferma.

 

 

Quaglia 

Coturnix coturnix
Classificazione Uccelli, Galliformi, Fasianidi
Biometria 60-150 grammi
Descrizione

Piccolo uccello con becco piccolo e un po’ ricurvo all’apice e di colore bruno scuro, coda corta, zampe bruno-giallo. Il piumaggio è di colore fulvo-giallastro barrato di bianco, fulvo e nero con linee chiare e scure sui fianchi. Non sono rari gli individui melanici.

Habitat Vive in zone aperte con bassa vegetazione, steppe, prati incolti, campi coltivati a grano, medicai e foraggere.
Distribuzione in Italia Tutto il territorio italiano.
Fenologia

In Italia è nidificante e di doppio passo primaverile ed autunnale, ma sverna spesso in molte località dell’Appennino tosco-emiliano. Solitamente giunge a primavera tra metà aprile e metà giugno dai quartieri di svernamento africani e riparte in autunno tra fine agosto e settembre.

Alimentazione Si nutre soprattutto di sostanze vegetali; mentre in estate la dieta è integrata con insetti e altri invertebrati.
Abitudini generali

È una specie di abitudini solitarie che si raduna in branco solo per compiere la migrazione, che si svolge soprattutto di notte. Ha un volo rettilineo a poca altezza dal suolo e, pur non  essendo un gran volatore, durante la migrazione compie tragitti molto lunghi a velocità sostenuta. È un uccello terragnolo, ottima pedinatrice, è riluttante a prendere il volo. Dal terreno si alza con un tipico “salto” prima di prendere il volo, tipicamente rumoroso. È un uccello attivo nelle ore diurne, trascorre il riposo notturno in depressioni del terreno al riparo dal vento.

Rapaci utilizzabili Possono essere usate varie specie: Smeriglio, maschio di Pellegrino e di Lanario, Sparviere. Ma i piccoli maschi di ibrido Pellegrino x Smeriglio (Perlin) sono i migliori.
Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto L’uso del cane da ferma è obbligatorio.

 

 

 

Fagiano

 

Fasianus colchichus
Classificazione Uccelli, Galliformi, Fasianidi
Biometria 1100-1600 grammi
Descrizione

È una preda di grosse dimensioni, uccello massiccio e possente con becco robusto, ali corte e arrotondate, coda lunga che nel maschio può raggiungere i 50 cm e nella femmina i 25 cm e tarsi muniti di un potente sperone nel maschio. Il piumaggio del maschio ha tinte vivaci con caratteristiche caruncole scarlatte intorno all’occhio, mentre le femmine hanno un colore poco appariscente e molto mimetico.

Habitat Vive in ambienti molto vari: boschi, zone coltivate e incolti, pianure umide con giunchi e canneti, pioppeti etc.
Distribuzione in Italia In Italia è presente un po’ ovunque con diverse sottospecie.
Fenologia Specie stanziale
Alimentazione Granivoro: frutta selvatica e coltivata, erbe, germogli, foglie, granaglie, legumi. Si può nutrire di rado anche di insetti, lombrichi, ragni, lucertole, piccoli serpenti, arvicole, topi e uova.
Abitudini generali

Ha un carattere abbastanza schivo e ama restare nel folto della vegetazione. Possiede un volo forte e rapido piuttosto orizzontale e rettilineo, ma in genere non lungo né alto, con potenti battute d’ala e planate. Al frullo, molto fragoroso, talvolta si alza in verticale. È un ottimo pedinatore e all’avvicinarsi di un pericolo preferisce allontanarsi di corsa correndo sul terreno tra la vegetazione, alzandosi in volo solo se minacciato vicino. È una specie terragnola ma non di rado si posa sugli alberi, soprattutto di notte.

Rapaci utilizzabili Falchi d’alto volo (Pellegrino in primis, ma anche Lanario, Sacro e Ibridi), Astòre, Poiana di Harris e Codarossa.
Tracce e segni di presenza Impronte, fatte, giacigli, piume.
Tecniche di ricerca e contatto Fondamentale è l’uso del cane da ferma. In territori dove la densità raggiunge livelli molto alti può anche essere ricercato a piedi esplorando il terreno.

 

 

 

 

Pernici e Coturnici 

Alectoris graeca (Coturnice), Alectoris barbara (Pernice sarda), Alectoris rufa (Pernice rossa)
Classificazione Uccelli, Galliformi, Fasianidi
Biometria Il peso di queste specie oscilla tra i 340 e i 650 grammi
Descrizione

Dimensioni medie, becco tozzo leggermente arcuato verso il basso, coda e ali corte e arrotondate, tarsi provvisti di una specie di sperone nel maschio. Non c’è dimorfismo sessuale.

Habitat Zone collinari aride e cespugliate con sassaie, campi aperti brughiere.
Distribuzione in Italia Le tre specie sono diffuse dividendosi il territorio italiano: la Coturnice vive dalle Alpi alla Sicilia, la Pernice Sarda in Sardegna e la Pernice rossa nel resto del territorio italiano
Fenologia Specie stanziali
Alimentazione Si cibano principalmente di sostanze vegetali (germogli, semi, frutti selvatici) e, di insetti e altri piccoli invertebrati soprattutto in primavera.
Abitudini generali

Hanno indole diffidente e sospettosa, conducono vita gregaria, tranne che nel periodo della cova. Sono uccelli terragnoli e ottimi pedinatori; quando vengono disturbate corrono velocemente tra i cespugli ed i sassi per sottrarsi al pericolo alzandosi in volo solo se incalzate da vicino. Hanno volo veloce e diritto con rapidi battiti d’ala alternati a corte planate. Raramente si posano su alberi o cespugli. Trascorrono la notte in riposo sul terreno tra la fitta vegetazione e si recano in pastura al mattino e nel tardo pomeriggio.

Rapaci utilizzabili Falchi d’alto volo, soprattutto i maschi, più agili e veloci: Falco pellegrino in primis, ma anche Lanario e Sacro.
Tracce e segni di presenza Fatte, piume, rifugi, impronte
Tecniche di ricerca e contatto Il cane da ferma è obbligatorio: consigliati sono il Setter, il Pointer ed il Breton.

 

 

Starna 

Perdix perdix
Classificazione Uccelli, Galliformi, Fasianidi
Biometria 350-400 grammi
Descrizione

Dimensioni medie, becco tozzo e curvo verso il basso, coda e ali corte ed arrotondate. Il piumaggio è simile tra maschio e femmina: colore marrone striato di fulvo nelle parti superiori, testa e gola marrone-arancio, fianchi barrati di castano, petto grigio vermicolato, coda rossiccia, becco e zampe grigiastri. Il maschip ha sul basso petto una larga macchia marrone a forma quasi di forma di cavallo, che nella femmina è meno estesa oppure completamente assente.

Habitat Zone coltivate alternate ad incolti, brughiere, aree steppose e prative parzialmente boscose e cespugliate
Distribuzione in Italia In Italia è presente in tutto il territorio, ma è distribuita in modo non omogeneo, con popolazioni ottenute attraverso il ripopolamento con soggetti di allevamento che spesso non riescono ad adattarsi all’ambiente in forma stabile
Fenologia  
Alimentazione Si ciba soprattutto di vegetali: semi, cereali, frutta, bacche, erbe, foglie e gemme. In primavera può nutrirsi anche di insetti, larve, ragni e molluschi.
Abitudini generali Carattere socievole, conduce vita gregaria tranne che nel periodo della cova. Terragnola, è un’ottima pedinatrice e all’approssimarsi di un pericolo si allontana di corsa tra la vegetazione, mentre si alza in volo solo se minacciata da vicino; altre volta tenta di eludere il pericolo accovacciandosi a terra. Ha un volo deciso e rapido, dritto e a poca altezza dal suolo, fatto di planate e battiti veloci d’ala. Durante la notte riposa sul terreno mentre si reca in pastura al mattino e nel tardo pomeriggio.
Rapaci utilizzabili Maschio di Pellegrino o Lanario o Sacro, maschi ibridi. Maschio di Astòre, maschio di Harris.
Tracce e segni di presenza Piume, fatte, nascondigli, impronte
Tecniche di ricerca e contatto Il cane da ferma è necessario.

 

 

Colombaccio 

Columba palumbus
Classificazione Uccelli, Columbiformi
Biometria 360-580 grammi
Descrizione

Il Colombaccio ha dimensioni medie, forme pesanti e massicce, becco appuntito ricurvo all'apice, tarsi brevi, ali e coda piuttosto lunghe. II piumaggio in entrambi i sessi è di colore grigio-bluastro con parti inferiori sfumate di rosso-vinato, collo ornato da piume a riflessi verdi e purpurei, ampia banda bianca attraverso l'ala, macchia bianca ai lati del collo molto evidente, becco rosato alla base e giallognolo all'apice e zampe rosa. In volo, visto da sotto, si riconosce dagli altri Columbidi per le maggiori dimensioni, la coda e il collo più allungati, le ali scure, le macchie bianche ai lati del collo; visto da sopra, è ben evidente anche la larga banda bianca attraverso le ali.

Habitat

Frequenta boschi dl quercia, leccio, faggio, foreste con radure e zone coltivate, pinete e macchia litoranea; è presente anche nei parchi delle città.

Distribuzione in Italia

Tutto il territorio italiano

Fenologia

In Italia e di passo nella prima quindicina di ottobre e dalla meta di febbraio a tutto marzo; e svernante nelle pinete litoranee e nelle macchie costiere, e stazionario nelle zone adatte.

Alimentazione

Si ciba in prevalenza di semi di graminacee e leguminose, ghiande, faggiole e altri frutti di piante forestali, foglie, germogli, bacche; occasionalmente cattura insetti e vermi.

Abitudini generali

Per quanto appaia confidente negli abitati, e assai diffidente. Vive gregario dall'autunno alla primavera e talvolta pure d'estate e non di rado si associa ai piccioni domesti-ci e alle Colombelle. Possiede un volo diritto e veloce con rapidi battiti d'ala. Arboricolo, si posa sul terreno alla ricerca del cibo e cammina tenendo il corpo orizzontale e dondolando la testa. E' dotato di vista acuta, ma di udito modesto.

Rapaci utilizzabili

Raramente si pratica una caccia specifica a questa specie a causa delle sue abitudini arboricole ma con volo a cielo aperto; condizioni in cui sia l’alto volo che il basso volo si trovano svantaggiati. Si può tentare con l’alto volo (Falco pellegrino, in primis) facendo involare i soggetti dagli alberi mentre il falco è in volo di attesa ad una quota adatta.

Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista, uso di ottiche, in caccia vagante negli habitat più frequentati dalla specie.

 

 

 

 

Tortora selvatica 

Streptopelia turtur
Classificazione Uccelli, Columbiformi, Columbidi
Biometria 110-160 grammi
Descrizione

La Tortora ha dimensioni medio-piccole, forme slanciate, becco relativamente breve con la base ricoperta di pelle (cera), tarsi corti, coda lunga e arrotondata. In entrambi i sessi il piumaggio e di colore bruno grigiastro con petto rosso venato. copritrici alari fulve macchiate di nero. lati del collo barrati di bianco e nero. Coda nera bordata in maniera evidente di bianco, becco nerastro, tarsi e piedi rosa carico. In volo, vista da '.olio, si distingue per il sottocoda bianco e la coda nera con bordatura bianca; caratteristico e il volo a rapidi battiti un'ala con interruzioni e inclinazione del corpo alternata a destra e a sinistra. Può essere confusa con la Tortora orientale.

Habitat

Frequenta zone alberate e cespugliate, boschi intramezzati da aree coltivate, pareti  e grandi giardini. boschetti, ecc., sia in pianura che in montagna fino a 500-1.000 m di quota.

Distribuzione in Italia

Tutto il territorio italiano

Fenologia

In Italia é nidificante e di passo. giunge a primavera fra fine aprile e maggio dai quartieri di svernamento africani e riparte da metà agosto a settembre.

Alimentazione

Si ciba in prevalenza di sostanze vegetali- semi di piante selvatiche e coltivate, bacche. foglie. ecc.) e occasionalmente di piccoli molluschi.

Abitudini generali

Di carattere timido e sospettoso, di sensi molto acuti. vivi; isolala o a coppie e si riunisce in branchi per compiere la migrazione- Possiede un volo rapido ed agile; si posa negli alberi dove rimane appollaiata durante la notte, mentre di giorno vaga alla ricerca del cibo pasturando sul terreno.

Rapaci utilizzabili

Raramente si pratica una caccia specifica a questa specie a causa delle sue abitudini arboricole ma con volo a cielo aperto; condizioni in cui sia l’alto volo che il basso volo si trovano svantaggiati. Si può tentare con l’alto volo (Falco pellegrino, in primis) facendo involare i soggetti dagli alberi mentre il falco è in volo di attesa ad una quota adatta.

Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista, uso di ottiche, in caccia vagante negli habitat più frequentati dalla specie.

 

 

 

 

 

Allodola 

Alauda avernis
Classificazione Uccelli, Passeriformi, Alaudidi
Biometria 33-48 grammi

Descrizione

L'Allodola ha dimensioni piccole. becco breve e robusto, ali lunghe e appuntite, coda lunga e leggermente forcuta, ciuffo di penne sul!a nuca a forma di cresta. In entrambi i sessi il piumaggio è  di colore  grigio- brunastro fittamente striato di nero nelle parti superiori,fulvo biancastro nelle parti inferiori con larghe strie sul petto; le timoniere esterne sono bianche, il petto è bruno e le zampe sono bruno scure. In volo, vista da sotto, sono evidenti larghe strie scure sull'alto petto e la coda bordata di bianco.

Habitat

Frequenta le campagne aperte sia coltivate che incolte, di pianura e di altopiano, steppe, brughiere, marcite, zone dunose e paludose.

Distribuzione in Italia

Tutto il territorio italiano

Fenologia

In Italia è stazionaria ed in parte erratica durante l'inverno. Le popolazioni del nord Europa sono di passo in ottobre-novembre ed in marzo-aprile.

Alimentazione

Si ciba in prevalenza di sostanze vegetali in autunno e inverno (semi di piante selvatiche e coltivate, germogli, erbe) e animali in primavera ed estate (insetti e loro larve, lombrichi, ragni, piccoli molluschi).

Abitudini generali

Conduce vita gregaria in piccoli branchi, fuorché durante la stagione riproduttiva. Possiede un volo forte e leggermente ondulato, con battiti d'ala alternati a chiusure d'ala; ama portarsi in volo a qualche centinaio di metri di altezza cantando in modo armonioso e ritornare verso terra ad ali chiuse, riaprendole solo a poca distanza dal suolo. Terragnola, cammina e saltella agilmente tenendo il corpo in posizione orizzontale; si posa su piante, muriccioli, fili da dove fa udire il suo canto modulate e dolce specie durante il periodo riproduttivo.

Rapaci utilizzabili Smeriglio (maschio e femmina).
Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista e ascolto, uso di ottiche

 

 

 

Gazza 

Pica pica
Classificazione Uccelli, Passeriformi, Corvidi
Biometria 160-250 grammi
Descrizione

La Gazza ha dimensioni medio-grandi, becco più breve della testa, robusto e leggermente uncinato all'apice, coda assai lunga e graduata, ali piuttosto corte e arrotondate. Il piumaggio in entrambi i sessi è di colore nero vellutato con varie iridescenze verde-bluastre o porporine su testa, gola, dorso, ali e coda, mentre sono di colore bianco fianchi, addome e copritrici esterne delle ali. Il becco e le zampe sono neri. In volo è riconoscibile con facilità per la lunga coda graduata e la colorazione bianca e nera del piumaggio.

Habitat

Frequenta i margini di boschi, boscaglie rade, prati e zone coltivate con alberature e, più in generale, ambienti aperti con sufficiente vegetazione arborea in pianura, collina e montagna fin oltre i 1.500 m di altitudine.

Distribuzione in Italia

Tutto il territorio italiano

Fenologia

In Italia è presente in tutta la penisola e in Sicilia, con esclusione delle parti più elevate delle catene montuose, mentre è assente in Sardegna e Isola d'Elba. Può compiere erratismi.

Alimentazione

La sua dieta comprende sia sostanze animali che vegetali: insetti (soprattutto coleotteri e loro larve, ortotteri, larve di lepidotteri), molluschi, lombrichi, zecche, lucertole e piccoli rettili, uova e nidiacei di uccelli, micromammiferi (toporagni, topi, arvicole), animali debilitati, carogne, resti alimentari e di macellazione, semi di varie essenze tra cui cereali, frutta fresca, noci e nocciole.

Abitudini generali

Accorta e guardinga, conduce vita gregaria quando è abbastanza numerosa. Possiede un volo diritto e lento, sebbene con rapidi battiti d'ala. Si posa soprattutto sugli alberi, mentre sul terrene, ove ricerca il cibo, cammina e saltella agilmente con la coda tenuta spesso sollevata. Come altri Corvidi, è nota per la prerogativa di raccogliere e nascondere oggetti luccicanti o colorati.

Rapaci utilizzabili Femmina di Sparviere, maschio di Astore, maschio di Pellegrino e Lanario.
Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Caccia vagante, uso di ottiche, ricerca nei posti teoricamente migliori (bordi delle strade, discariche, carogne e carcasse).

 

 

 

 

Cornacchia grigia e nera 

Corvus corone cornix (grigia) e Corvus corone corone (nera)
Classificazione Uccelli, Passeriformi, Corvidi
Biometria 430-580 grammi
Descrizione

La Cornacchia grigia ha dimensioni medio-grandi, becco grosso, massiccio e curvo all'apice, coda mediamente arrotondata, ali piuttosto lunghe e larghe, zampe robuste. In entrambi i sessi il piumaggio è grigio sul dorso del collo, scapolari, dorso, groppone, petto, ventre, sottocoda e ascellari, mentre le restanti parti, compreso il becco e le zampe, sono nere. In volo si distingue dalla Cornacchia nera per la colorazione grigia, che contrasta nettamente con le parti nere.

Habitat

Frequenta zone coltivate purché disseminate di alberi, siepi e boschetti, pascoli, brughiere, rive di fiumi e laghi, coste marine, regioni disabitate e villaggi.

Distribuzione in Italia

Tutto il territorio italiano

Fenologia

In Italia è stazionaria e nidificante in tutta la penisola e in Sicilia. 

Alimentazione

Si ciba di insetti (soprattutto coleotteri e ortotteri), molluschi, anellidi ed altri invertebrati, anfibi, piccoli uccelli e loro uova, piccoli mammiferi, animali feriti e malati di media e piccola mole, carogne, semi (specialmente di cereali germinati), frutta, bacche, ortaggi, qualsiasi resto di origine naturale e di rifiuto di origine umana.

Abitudini generali

Pur trattandosi di una specie decisamente sociale, vive in coppie o in gruppetti di qualche decina di individui; è  comunque più gregaria della Cornacchia nera. Di indole accorta e sospettosa, si alimenta soprattutto sul terreno. Possiede un volo diritto a lenti battiti d'ala e in genere non si porta a grandi altezze; di rado veleggia ad  ali ferme per guadagnare quota.

Rapaci utilizzabili

Femmine di Pellegrino, Lanario, Sacro e Ibridi. Maschio e femmina di Astore e di Harris.

Tracce e segni di presenza

 

Tecniche di ricerca e contatto

Caccia vagante, ricerca a vista nei posti teoricamente migliori (discariche, carcasse, bordi delle strade)

 

 

Ghiandaia 

Garrulus glandarius
Classificazione Uccelli, Passeriformi, Corvidi
Biometria 125-200 grammi
Descrizione

Dimensioni medie, becco corto e abbastanza robusto, leggermente uncinato sulla punta., coda quasi quadrata. Il piumaggio è soffice in entrambi i sessi, di colore rosa-brunastro nelle parti superiori, con sfumature grigie sul dorso e sulle scapolari; groppone, sopracoda, sottocoda e ventre sono bianchi, remiganti primarie bruno-nere macchiate di bluastro e bordate di bianco all’esterno. Il becco è nero e le zampe bruno-pallido

Habitat

Frequenta boschi, querceti, castagneti, cedui, pinete, zone coperte da fitta vegetazione, margini di campi e frutteti prossimi ad aree boscate.

Distribuzione in Italia

Tutto il territorio italiano

Fenologia

In Italia è stazionaria nelle regioni settentrionali ed erratica, ma pure di passo irregolare da metà settembre a ottobre e in marzo.

Alimentazione

Si ciba principalmente di sostanze vegetali (ghiande, frutti del faggio, castagne, nocciole, bacche, frutti selvatici e coltivati, semi e granaglie) e in parte animali (insetti di grossa taglia e loro larve, lumache, ragni, uova e nidiacei di uccelli, piccoli mammiferi e rettili).

Abitudini generali

Di indole sospettosa, ha un comportamento piuttosto prudente e non ama apparire allo scoperto. Per gran parte dell'anno e gregaria e tende a riunirsi in piccoli gruppi pur rispettando sempre una certa indipendenza territoriale. Molto vivace e rumorosa, è arboricola e si sposta da un ramo all'altro con agilità, compiendo brevi voli e anche grandi salti. Sul terreno saltella, ma in modo impacciato, come pure impacciato è il volo nelle zone aperte, a lenti battiti d'ala che diventano talvolta precipitosi in un procedere molto irregolare.

Rapaci utilizzabili

Preda molto difficile ed elusiva. Si può avere qualche speranza di cattura solo con una femmina di Sparviere, in secundis anche con i maschi di Astòre. È difficile praticare una caccia specifica a questa preda, che viene in genere catturata saltuariamente quando si cacciano le Gazze.

Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista

 

 

 

Merlo 

Turdus merula
Classificazione Uccelli, Passeriformi, Turdidi
Biometria 75-115 grammi
Descrizione Il maschio ha un bel colore nero lucente e becco giallo-nerastro. La femmina è più mimetica, bruno-nerastra con mento e gola grigiastri, becco bruno. Le zampe sono bruno scure in entrambi i sessi.
Habitat Lo si trova ovunque, dalle città, ai parchi e giardini, campagna, coltivi, tra le siepi e i rovi, etc.
Distribuzione in Italia Tutto il territorio italiano
Fenologia In Italia è stazionario e nidificante, localmente erratico durante l’inverno. Le popolazioni migratrici sono di passo e svernanti da fine settembre a marzo
Alimentazione Fondamentalmente insettivoro: larve, lombrichi, aracnidi e altri insetti che trova scavando col becco sul terreno. Si nutre comunque anche di bacche e frutti di piante, selvatiche e coltivate (uva, fichi, mele, pere, ciliegie, fragole, ribes, mirtilli etc.)
Abitudini generali

Diffidente, si mette subito al riparo se spaventato, mentre assume un comportamento confidente se non è disturbato. Ha abitudini solitarie, si riunisce con i conspecifici solo nel periodo migratorio. Ha un volo abbastanza veloce, a volte dritto e a volte sfrecciante a zig-zag, spesso ad una altezza minima sul livello del terreno; è raro vederlo in volo a cielo aperto, i suoi voli sono brevi e vanno sempre verso un nascondiglio verso la vegetazione.

Rapaci utilizzabili Preda difficile, si può avere qualche speranza di cattura solo con un moschetto (maschio) di sparviere.
Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista e udito.

 

 

Tordi (Bottaccio, Cesena, Sassello) 

Turdus iliacus (Tordo sassello), Turdus philomelos (Tordo bottaccio), Turdus pilaris (Cesena)
Classificazione Uccelli, Passeriformi, Turdidi
Biometria 50 75 (Sassello) 70-80 (Bottaccio), 80-145 grammi (Cesena)
Descrizione Uccelli di dimensione medio-piccole con forma slanciata e becco robusto, coda di media lunghezza e forma quadrata, tarsi lunghi.
Habitat Frequentano i boschi ricchi di sottobosco, le pianure alberate e cespugliate, vigneti, oliveti, macchia mediterranea, parchi e giardini.
Distribuzione in Italia In Italia il Tordo bottaccio è stazionario e nidificante nelle Alpi e nell’Appennino è localmente erratico.
Fenologia

Le popolazioni migratrici sono di passo da fine settembre a novembre ed in febbraio-marzo (è in parte svernante). La Cesena è di passo da fine ottobre a metà dicembre e in febbraio-marzo, è svernante. Il Tordo Sassello in Italia è di passo in ottobre-novembre e in febbraio marzo, è svernante.

Alimentazione Si nutrono principalmente di insetti e loro larve, molluschi, ragni, lombrichi e frutta. La Cesena ama maggiormente  le sostanze vegetali (bacche, frutta, semi e granaglie).
Abitudini generali

Tranne che durante la migrazione, conducono vita solitaria o in coppia. Hanno volo un po’ ondulato e veloce, di solito basso tra la folta vegetazione; sul terreno corrono e saltellano agilmente in posizione eretta. Di notte riposano tra il fitto fogliame di alberi e cespugli, mentre di giorno si recano nelle zone di pastura (amano particolarmente gli uliveti nel periodo autunnale).

Rapaci utilizzabili Possono essere cacciati solo con lo Sparviere, preferibilmente maschio
Tracce e segni di presenza  
Tecniche di ricerca e contatto Ricerca a vista, con uso di ottiche.

 

 

 

Lepre 

Lepus europaeus
Classificazione Mammiferi, Lagomorfi, Leporidi
Biometria 2500-6500 grammi
Descrizione

Forma slanciata, testa piccola con occhi grandi e orecchie lunghe, arti posteriori robusti e più lunghi degli anteriori, coda relativamente sviluppata. La colorazione del mantello in ambo i sessi è fulvo-grigiastra con tonalità nerastre sul dorso, ventre e parti interna degli arti e parte inferiore della coda biancastri.

Habitat Zone coltivate, boschi di latifoglie e misti, raramente di conifere, brughiere, dune.
Distribuzione in Italia Tutto il territorio nazionale
Fenologia  
Alimentazione Si ciba soprattutto di vegetali: erbe fresche e secche, frutta, bacche, semi, funghi, ghiande, germogli di cereali, cortecce.
Abitudini generali

Di carattere timido e sospettoso; ha tendenze solitarie e appare molto legata al proprio territorio da cui si allontana di rado e solo se c’è eccessivo disturbo. Ha un udito e olfatto molto sviluppato e vista poco acuta, percepisce più facilmente gli oggetti in movimento. Corre molto velocemente con improvvisi scatti ed è capace di compiere salti molto lunghi. Trascorre il giorno al riparo della vegetazione, in un covo poco  profondo che scava con le zampe anteriori e modella con il corpo; diventa attiva al crepuscolo e durante la notte. Quando si allontana o ritorna al covo compie salti e percorsi particolari per confondere le tracce ai suoi nemici naturali. Generalmente è silenziosa ed emette mormorii, soffi e brontolii solo durante i combattimenti e gli accoppiamenti; il suo caratteristico grido è simile al gemito di un neonato e viene emesso solo quando è ferita o catturata.

Rapaci utilizzabili Femmine di Astòre e di Harris, Codarossa.
Tracce e segni di presenza Impronte, fatte, giacigli
Tecniche di ricerca e contatto In battuta con o  senza cani. Se si è da soli è necessario il cane da cerca.

 

 

 

 

 

Coniglio selvatico 

Oryctolagus cuniculus
Classificazione Mammiferi, Lagomorfi
Biometria 1000-1200 grammi
Descrizione

Dimensioni medie, forme raccolte, testa relativamente grande e arrotondata, orecchie lunghe, occhi grandi, arti anteriori più brevi dei posteriori coda corta. In ambo i sessi la colorazione del mantello è bruno chiara, con tonalità rossastre o grigie.

Habitat Zone erbose naturali o coltivate di pianura e di collina con terreni asciutti; preferisce la vicinanza a boschetti, arbusi, siepi o rocce che possono offrirgli riparo.
Distribuzione in Italia Sardegna e Sicilia
Fenologia  
Alimentazione Vegetariano: gemme, germogli, piante erbacee, radici, cortecce, frutta, bacche, semi e foglie
Abitudini generali Di carattere timido ma socievole, ha tendenze gregarie e vive in colonie anche molto numerose in tane sotterranee composte da un complesso sistema di gallerie con diverse uscita. Abbandona le tane al crepuscolo per andare a pasturare nelle ore crepuscolari-notturne. È molto stanziale e ha uno spiccato comportamento territoriale. Ha udito e olfatto molto sviluppati, e un’ottima vista. Silenzioso, ma se aggredito emette uno stridio acuto. Procede a balzi e salti e quando è disturbato corre compiendo scarti improvvisi.
Rapaci utilizzabili Maschio e femmina di Astòre, Harris e Codarossa. Il maschio d’Astòre è il più consigliabile.
Tracce e segni di presenza Fatte, impronte, nascondigli
Tecniche di ricerca e contatto In battuta senza cani; se il territorio è ricco anche in battuta da soli. Con l’ausilio di cani da cerca o da tana. Ove consentito si stana usando il furetto o i Fox terrier.

 

 

Minilepre 

Sylvilagus floridanus
Classificazione Mammiferi, Lagomorfi
Biometria 1000-1200 grammi
Descrizione Simile al Coniglio ma ha orecchie e coda più corte, zampe anteriori più sottili e zampe posteriori più lunghe.
Habitat Zone a vegetazione erbacea inframezzata a boschetti, siepi, bordure di corsi d’acqua, strade o ferrovie, roveti e cespugli fitti
Distribuzione in Italia Specie alloctona, naturalizzata in alcune aree del nord Italia
Fenologia  
Alimentazione Si nutre di vegetali, soprattutto giovani graminacee e leguminose, d’inverno consuma anche piante legnose.
Abitudini generali

È una specie attiva soprattutto al crepuscolo o di notte e trascorre il giorno in un covo. È molto veloce sulla breve distanza ma poco resistente. Sul terreno coperto procede a zig-zag. A differenza del Coniglio selvatico non vive in colonie e quando nei territori occupati diviene numeroso tende ad allontanarsi occupando nuove aree.

Rapaci utilizzabili Maschio di Astòre e di Harris
Tracce e segni di presenza Fatte, impronte
Tecniche di ricerca e contatto Cane da cerca

 

 

 

 

Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com) e www.falconeria.info

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