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 Le attrezzature per la falconeria

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Per la pratica della falconeria, in tutte le sue varianti, così come per la riproduzione in cattività dei rapaci, sono necessarie delle attrezzature specifiche. Il costo di tali attrezzature non è da sottovalutare, così come la loro qualità. Purtroppo, visto l'irrilevante numero di praticanti, non esiste una produzione "industriale" di attrezzature specifiche per la falconeria, e la loro produzione è opera di pochi appassionati privati e i prezzi, di conseguenza, restano piuttosto alti con l'unica nota positiva, però, che nella gran parte dei casi tali attrezzature vengono realizzate a mano e sono dunque delle vere  e proprie opere d'arte. Dall'indice qui sotto sarà possibile accedere alle pagine specifiche per ciascun tipo di attrezzo da falconeria:

 

1) Il Cappuccio

I cappucci sono una invenzione Araba, importati in Europa dai crociati. Ogni gruppo locale di falconieri ed ogni singolo costruttore di cappucci personalizza a suo modo i cappucci con innovazioni originali e piccoli cambiamenti, ecco perché oggi si hanno una gran varietà di forme e stili di cappucci. I cappucci sono chiamati "burga" nella terminologia della falconeria araba, mentre il nome tradizionale con cui venivano chiamati in Europa era "Rufter".

Prima di questa straordinaria invenzione i falconieri "ciliavano" i falchi nel primo periodo di addestramento: la ciliatura consisteva nel cucire le palpebre mediante punti semplici che in seguito venivano gradualmente scuciti man mano che l'addestramento del rapace procedeva. Questa barbara tecnica per fortuna è stata abbandonata nella falconeria moderna proprio grazie all'uso del cappuccio e non solo. Ma a che cosa serviva la ciliatura, e dunque a che cosa serve il cappuccio? Entrambi hanno una sola conseguenza (impedire al rapace di vedere ciò che lo circonda) ma diversi scopi:

1) Il cappuccio è uno strumento di addestramento: o, meglio, esso è molto utile durante le fasi di ammansimento dei rapaci selvatici. Oggi i falconieri però usano solo rapaci nati in cattività e quindi già docili per natura. Il cappuccio è quindi usato solo nel caso di quei Paesi dove la legge consenta di catturare rapaci selvatici (in numero limitato e controllato) oppure nel caso di rapaci particolarmente nervosi e adulti (pensare ad un Astore, specie molto nervosa per sua natura, che è rimasto per un anno chiuso in voliera e viene successivamente addestrato nel suo secondo anno di vita, sarebbe letteralmente intrattabile se non si potesse usare il cappuccio per il suo ammansimento). Il rapace selvatico infatti ha una grande paura sia dell'uomo che di tutte le attività umane, il cappuccio consente al falconiere di ammansire l'animale, di abituarlo a stare sul pugno e tranquillizzarlo adeguatamente.

2) Il cappuccio è particolarmente utile durante il trasporto dei rapaci: un rapace incappucciato correttamente si immobilizza, sembra quasi impagliato, è tranquillo e spesso dorme. In questa condizione può essere facilmente spostato e trasportato su un blocco o un posatoio normale, per esempio nel portabagagli di un’auto, senza bisogno di rinchiuderlo in un trasportino.

3) Altro importante ruolo del cappuccio è quello di permettere di compiere operazioni sul rapace senza stressarlo esageratamente: si pensi all'imping (innesto delle penne) o al cambio dei braccialetti o alle cure veterinarie.

I cappucci sono fatti di cuoio, soprattutto di vitello ma quelli in pelle di canguro sono i migliori.  Più è sottile e rigida la pelle usata e meglio è, almeno per la maggior parte dei modelli di cappuccio. I braccetti per la chiusura sono anch'essi fatti di cuoio, ma nei cappucci più moderni è stato introdotto l'uso del GoreTex, una fibra artificiale ad altissima resistenza, visto che questa parte del cappuccio è forse quella più sottoposta a consumo e usura (a causa della trazione continua per l'apertura e la chiusura del cappuccio). I cappucci possono anche essere decorati, usando pelle di lucertola o di serpente o penne oppure colorandoli e dipingendoli a mano. Lo spago usato per le cuciture deve essere di buona qualità e resistenza, possibilmente cerato. I cappucci vanno sempre conservati aperti e non chiusi. Il top del cappuccio può essere una semplice striscia di cuoio oppure può essere decorato con un nodo Turco, crini di Cavallo, penne di uccello, perline ecc. La sua funzione non è solo decorativa: serve per fissare meglio il cappuccio una volta calzato sul rapace, o per toglierlo; inoltre, se il top viene abbellito con delle piume può servire per impaurire meno il rapace durante la fase di incappucciamento. I cappucci possono essere cuciti o incollati: quelli incollati sono sicuramente più rapidi da costruire ma quelli cuciti sono sicuramente molto più resistenti.

Esistono tre forme principali di cappuccio:

- Cappuccio arabo

- Cappuccio olandese

- Cappuccio anglo-indiano

 

Cappucci per la falconeria

 

 

 

2) Geti, braccialetti e lunga

Tranne che durante i voli e la muta in voliera, i rapaci restano sempre legati ai blocchi, alle pertiche, o agganciati al pugno del falconiere; perciò portano ai tarsi due piccoli laccetti di cuoio (geti) adatti a questo scopo. Per dar loro meno fastidio possibile durante il volo, i geti dovranno essere più corti, stretti e leggeri possibile. La lunghezza, che per lo scopo precedente dovrebbe essere la più corta possibile, è anche determinata dalla loro principale utilità: mantenere l'uccello fissato alla pertica comodamente e senza rischi. Una lunghezza totale di 22 cm  permette sufficiente leggerezza e sicurezza alla pertica. Il sistema costituito da Braccialetto-Geti-Girella-Lunga oppure da Geti classici-girella-lunga serve fondamentalmente per tenere legato un rapace al blocco o pertica o al guanto. In particolare i geti classici o i geti con braccialetto serviranno per poter maneggiare il rapace sul pugno, senza pericolo che scappi. Qualsiasi rapace da addestrare necessiterà dunque di avere geti alle proprie zampe. Esistono due modelli principali di geti: i geti classici, che sono quelli classicamente utilizzati dai "vecchi" falconieri e i geti con braccialetti che sono invece di introduzione più moderna ed hanno quasi completamente sostituito ormai i geti classici; i braccialetti sono costituiti da una striscia di cuoio che viene passata intorno alla zampa del rapace ed è dotata di un foro al quale viene passato il geto su ogni zampa; esistono i “veri braccialetti” che sono fissi sulla zampa e i “falsi braccialetti” che invece sono amovibili.

Anticamente, quando i falchi erano sempre sul pugno dell'uomo restavano sempre vicino al falconiere, la "lunga" passava direttamente nelle fessure dei geti; al giorno d'oggi, visto che i falchi passano la maggior parte della giornata e tutta la notte da soli, un tale sistema sarebbe impossibile, perché, girando su se stessi, cosa che a loro piace moltissimo, arrotolerebbero i geti fino a trasformarli in due "salsicciotti" . Per evitare questo rischio, si è introdotta nell'insieme la "girella", un doppio anello rotante, del tipo di quelle da pesca che riduce le torsioni. Le girelle con moschettone o le girelle semplici sono reperibili presso tutti i negozi di pesca: e le loro dimensioni varieranno in funzione della mole del rapace su cui montarle. A questo proposito vorrei farvi notare una cosa: cercate sempre di scegliere le girelle con moschettone in acciaio inox con cuscinetto interno del tipo utilizzato per la pesca dei Tonni. Queste girelle non hanno mai dimensioni strabilianti ma hanno una resistenza all'usura (essendo costruite per l'uso marino) ed un carico di rottura elevatissimi, per cui non abbiate paura a montare una di questa girella, sebbene vi sembri piccola, su un Astore di 1 kg. Troppe volte ho visto sul campo dei Falchi legati con delle girelle con moschettone "da cani" nel vero senso della parola (cioè quelle che si usano per legare i cani!) che appesantiscono i falchi in maniera incredibile.

La lunga infine è un cordino (sintetico o di cuoio) di circa 60 cm di lunghezza che viene legato ad un capo al moschettone dei geti e all’altro capo al guanto o al blocco. La lunga serve per aumentare la “manovrabilità” del falco quando lo si tiene legato al guanto o al blocco. La lunghezza della lunga varia dai 40 ai 60 cm mentre il suo spessore dipende anche questa volta dalla mole del rapace su cui verrà utilizzata, e vale lo stesso discorso delle girelle: non abbiate paura di usare lunghe sottili (per es il cordino da 3 mm) anche su falchi di grossa dimensione, questo tipo di cordino è estremamente resistente ed evitate di usare lunghe troppo sovradimensionate.

 

Geti classici sulle zampe di un Astore

  

Geti con attacco a braccialetto sulle zampe di un Pellegrino

 

La lunga "moderna"

 

 

 

3) Filagna

La filagna è un fondamentale strumento di addestramento. Essa consentirà infatti di "testare" la risposta al richiamo al pugno o sul logoro di un rapace durante la fase finale dell'addestramento all’aperto, prima di passare alla fase dei voli liberi. La costruzione della filagna è molto semplice, come si può facilmente intuire guardando la foto. La girella con moschettone sarà del tipo da pesca al tonno, di dimensioni non esagerate, anche per evitare di appesantire troppo il sistema. Il cordino può essere del sottile cordino per tendaggi ma ho sperimentato con ottimi risultati anche il Dacron, che è uno speciale filo intrecciato utilizzato per la pesca dei tonni; questo filo pur essendo estremamente sottile e leggero possiede un carico di rottura ed una resistenza alla trazione spaventosi, e ha anche il vantaggio di essere estremamente leggero, dunque il rapace spesso non si accorgerà per nulla di essere legato; l'unico svantaggio nell'uso del Dacron è che tende ad ingarbugliarsi molto facilmente, ma se si prendono le dovute cautele si riuscirà ad evitare questo inconveniente.  La lunghezza della filagna sarà di circa 60-70 metri.

 

Filagna "moderna" (Dacron + moschettone)

 

 

 

4) Campanellii

Il campanello è necessario per l'individuazione ed il ritrovamento del rapace a breve distanza “a orecchio”, quando la radio diventa troppo imprecisa (almeno i modelli più vecchi e meno tecnologici) o quando si vola senza radio. Ma il campanello può essere utile al falconiere anche in altri modi: dall'intensità del suo suono si può risalire all'altezza del falco, inoltre se un falco si allontana sarà facilmente udibile anche dalle eventuali persone in zona, che dunque potranno segnalarci la sua presenza, ed infine se un cacciatore sta per sparare al nostro falco, i campanelli potrebbero farlo desistere indicandogli che quello è un falco domestico e non selvatico... Un buon campanello deve essere leggero ed avere un suono molto forte. I migliori costruttori di campanelli sono classicamente i Pakistani e gli Indiani, ma ultimamente si sono specializzati anche ottimi produttori in Europa ed USA. Mai usare campanelli non specifici per falconeria, poichè si avrebbero dei risultati sicuramente troppo scadenti. La dimensione del campanello deve essere proporzionale alla mole del rapace. Alcuni falconieri preferiscono montare due campanelli uno per ciascuna zampa. Esistono diversi tipi di attacchi dei campanelli ai rapaci: attacco al collo, a zampa e a coda.

 

Campanello montato sulle zampe di un giovane Pellegrino

 

 

 

5) Radiotracking

L'uso di sistemi di radiotracking è una modernizzazione della falconeria. I campanelli erano l'unico modo che il falconiere di una volta aveva per ritrovare un falco ma, come è facile capire, la funzionalità di questo sistema era molto limitata. L'elettronica e la miniaturizzazione ha consentito oggi di creare minuscole trasmittenti da attaccare al rapace alla zamp, alla coda o a zainetto, così da poter conoscere la sua posizione anche a svariati chilometri di distanza attraverso un apposito ricevitore collegato ad una antenna direzionale. I sistemi di radiotracking però non permettono di avere subito la posizione tridimensionale del rapace, che deve essere calcolata eseguendo una così detta "triangolazione" cioè ricevendo il segnale del falco da almeno due posizioni diverse e congiungendo (idealmente o su mappa) le due linee rette così ottenute che si dovrebbero congiungere in un punto che rappresenta appunto la posizione del rapace. Le microtrasmittenti devono avere un peso proporzionale alla mole del rapace; in genere più una trasmittente è grande e maggiore sarà la sua gittata massima, ma ad uno Sparviere di 200 grammi non si può attaccare una radio da 20 grammi! La regola generale vuole che la trasmittente non superi mai il 3% del peso del rapace. E' infine da ricordare che l'uso del radiotracking NON garantisce di riprendere un falco che si è allontanato o perso! in primo luogo perchè, al massimo, il radiotracking consente di ritrovare il falco ma non di riprenderlo, dipende solo dalla bravura e dall'esperienza del falconiere riprendere il falco al pugno o al logoro, se si sono fatti degli errori di addestramento, anche ritrovando la posizione del falco, non  detto che si riesca a riprenderlo; in secondo luogo anche possedendo un apparato di radiotracking estremamente evoluto e tecnologico (e costoso) anche in questo caso dipende dalla bravura del falconiere il riuscire ad utilizzarlo correttamente per ritrovare il rapace!

 

Uso della radio per la ricerca dei falchi: l'antenna direzionale viene ruotata per trovare la provenienza del segnale.

 

Vari tipi di attacco delle trasmiettenti sul Falco pellegrino.

 

 

 

6) Guanto

Il guanto è forse lo strumento più classico che caratterizza il falconiere. La sua funzione è ovvia: funge da posatoio comodo e stabile per il rapace, e protegge la mano del falconiere dagli artigli del rapace. Ma voglio farvi notare che difficilmente un rapace addestrato intenderà farvi male con gli artigli, esso potrà essere tenuto tranquillamente sulla mano nuda. I rapaci non addestrati invece tenderanno a stringere molto con le zampe, parchè hanno paura e non sono abituati. In ogni caso il guanto è da usare con tutti i rapaci in quanto fornisce un posatoio comodo ed permette una presa sicura.

 

Il guanto offre un posatoio stabile e sicuro per i falchi

 

 

7) Logoro

Gli uomini che iniziarono ad addestrare falconi si resero conto che era possibile richiamare il falco mostrandogli una preda morta legata ad una corda; da questo logoro "ancestrale" si è poi arrivati al logoro moderno, costituito da una struttura in cuoio, piena, con la forma di due ali di uccello. Dal logoro tradizionale si sono poi diversificati molti modelli, alcuni veramente ben fatti e perfettamente somiglianti ad una preda vera (anche con ali mobili!). Esistono due principali tipi di logoro: il logoro per Falchi d'alto volo e Accipiter che ha appunto una struttura a forma di uccello, ed il logoro per Buteo, Parabuteo ed Aquile  che solitamente ha la forma di un coniglio o lepre. Mentre il logoro a forma di uccello viene roteato in aria, il logoro a forma di coniglio viene invece trascinato a terra (traino del logoro o logoro al traino). Sul logoro sono presenti due laccetti che consentono di legare un boccone di carne sul quale il rapace si nutrirà una volta "catturato" il logoro stesso. Il logoro  un fondamentale strumento sia di addestramento che di allenamento dei rapaci, e consente di richiamare il rapace in volo libero anche da distanze enormi, purchè il falconiere sia in vista. Nella falconeria alternativa il logoro rappresenta l'unica "preda" simulata del rapace, e logori leggeri possono essere attaccati a palloni aerostatici o aquiloni.

 

Logoro classico, tutto in cuoio dalla forma simile ad un uccello.

 

Logori moderni: imitano in maniera più o meno perfetta le forme e colori delle specie preda (a sinistra logoro "a piccione" e a destra logoro "ad anatra").

 

Uso del logoro per l'allenamento e addestramento dei falchi

 

 

 

8) Trasportini

Come si è già detto il cappuccio è importante anche per il trasporto dei rapaci: per trasportare in macchina dei rapaci incappucciati è quindi sufficiente creare dei posatoi adatti nel portabagagli posteriore. In alcuni casi però sono necessari altri tipi di trasportini per esempio per rapaci che rifiutano il cappuccio; in questo caso si usano trasportini in legno, appositamente costruiti oppure dei normali trasportini in plastica acquistabili presso i negozi di animali. I trasportini devono essere completamente chiusi impedendo al rapace di guardare fuori, ma devono avere delle fessure sulle parti basse per arieggiare bene l'interno; i trasportini chiusi inoltre devono avere un adatto substrato o posatoio (Astroturf) per il rapace e devono essere di dimensione proporzionale alla mole del rapace.

 

Sistema moderno per il trasporto dei falchi sia in macchina che sul campo.

 

 

Trasportino chiuso, detto "giant hood" ovvero "cappuccio gigante".

 

 

9) Bilancia

La bilancia, come si vedrà nel capitolo dedicato all'addestramento, è un fondamentale strumento per il falconiere. Essa serve per controllare e monitorare quotidianamente il peso del rapace e dunque capirne lo stato fisico e di fitness. Grazie al monitoraggio del peso del proprio rapace il falconiere può decidere qual'è il momento più adatto per l'addestramento o per il volo libero o la caccia mantenendo un buon margine di sicurezza per il recupero del falco, evitandone la fuga. La bilancia deve essere sufficientemente precisa ed avere una sensibilità adatta alla specie di rapace: una bilancia con precisione di 10 grammi è valida solo per le Aquile, per un falco pellegrino di 700 grammi, dove già 10 grammi di differenza nel peso possono essere collegati a significative differenze comportamentali è necessario utilizzare una bilancia con una precisione di almeno 2 grammi.

 

Uso della bilancia per pesare i falchi

 

 

  10) Pertiche e blocchi

I posatoi sono la componente forse più importante di tutto l'equipaggiamento di un falconiere. Un posatoio appropriato garantirà la massima sicurezza e salute del rapace. Purtroppo, però, non esiste il posatoio "perfetto", ci sono tutta una serie di fattori che possono influenzarne il funzionamento e l'adattamento a ciascuna singola specie, e gli incidenti legati ad uno scorretto uso dei posatoi sono decine ogni anno. Ogni specie ha infatti una particolare anatomia e dimensione delle zampe, e dunque il posatoio deve essere personalizzato su ogni singola specie; per esempio per i falchi si usano i così detti “blocchi” cioè dei posatoi che imitano la roccia su cui questi rapaci sono soliti stare appollaiati in natura, mentre per gli Accipitrini (Astore e Sparviere) e per le Poiane si utilizzano le “pertiche” cioè dei posatoi sottili che imitano i rami su cui questi rapaci si posano in natura.

 

Blocco da falconeria, usato soprattutto per i falchi d'alto volo

 

Pertica da falconeria, usata soprattutto per gli Accipiter, le Aquile e le Poiane.

 

 

 

11) Il Fischietto

Lo scienziato russo Pavlov ha scoperto i riflessi condizionati facendo suonare una nota ogni volta che dava da mangiare ad un cane: l'animale, convenientemente affamato, cominciava a salivare non appena sentiva la nota anche se non vedeva il cibo. I falconieri usano questo stesso principio ma lo avevano scoperto molti secoli prima dello scienziato Pavlov. Il fischietto è parte integrante dell'addestramento di qualsiasi rapace: ogni volta che gli si dà da mangiare si emette un fischio, il rapace dunque assocerà quel fischio al cibo. Questo esercizio, di fondamentale importanza, rivela tutta la sua utilità sul campo: il fischio sarà un rinforzo nel richiamo sia al pugno che al logoro e permetterà al rapace di conoscere sempre l'esatta posizione del falconiere anche quando non può vederlo. Un buon fischietto deve essere udibile a lunghe distanze. Ne esistono molti modelli in commercio e vanno benissimo anche fischietti non specificamente costruiti per falconeria; i fischietti per addestramento dei cani sono ottimi, per esempio.

 

 

12) La borsa

Durante le fasi finali dell'addestramento (voli in filagna) e durante i voli liberi sul campo, il falconiere ha bisogno di avere con se e a portata di mano tutta una serie di accessori; la borsa avrà proprio questo scopo. Ne esistono diversi modelli: le borse classiche sono costruite in cuoio e pelle, nello stile classico delle borse da falconeria (ma sono molto costose!) oppure si può optare per le "borse" più moderne che sono dei gilet e/o delle vesti o marsupi "tattici". Entrambi questi tipi sono efficienti anche se un gilet/marsupio tattico consente una maggiore facilità di movimento e agilità rispetto ad una borsa classica. Ad ogni modo se non volete da subito spendere troppi soldi per l'attrezzatura potrete adattare un qualsiasi altro tipo di borsa o marsupio. L'importante è che la borsa abbia: una tasca estraibile per contenere la carne, una grande tasca facilmente accessibile per il logoro, una seconda tasca per il "vivo" (preda da rilasciare o prede catturate), e altre tasche per contenere i geti di riserva, i geti da campo, la forbice/pinza, il cappuccio, e gli altri accessori da avere a portata di mano.

 

Borsa classica da falconeria

 

Borsa moderna da falconeria: ha una maggiore capienza e consente una maggiore mobilità in quanto resta aderente al corpo del falconiere.

 

 

13) Altre attrezzature

Finora sono state descritte le attrezzature classiche (ad eccezione della radio) del falconiere; a queste si sono aggiunti altri nuovi strumenti nella falconeria moderna:

a) Targhetta identificativa: si tratta di una piccola targhetta in metallo o plastica da attaccare ad un geto o alla coda del falco, la targhetta reca impresso il recapito da chiamare in caso il rapace scappato venga ritrovato da qualcuno. Non costa nulla e spesso consente di ritrovare il rapace.

b) Aquiloni, palloni aerostatici, logori meccanici: si tratta di strumenti per l'addestramento avanzato dei rapaci, soprattutto nella falconeria alternativa. Il falco può essere addestrato ad afferrare un pezzo di carne legato ad un pallone aerostatico (ad elio) o ad un aquilone normale o acrobatico, garantendo un ottimo spettacolo per il falconiere ed un ottimo allenamento per il falco stesso; in alcuni paesi si fanno anche dei campionati usando i palloni aerostatici, dove vince il falco che raggiunge in meno tempo il pallone posizionato a 300 metri di altezza. Il logoro meccanico è invece costituito da una finta lepre trainata per un centinaio di metri da un motore elettrico che viene usata per allenare i rapaci di basso volo (Astori) o le poiane.

 c) Lanciaprede: questo strumento viene utilizzato soprattutto nella fase di addestramento dei rapaci alla caccia; consiste in una scatola meccanica controllata a distanza tramite filo o tele comando, che, scattando, libera una preda precedentemente posta al suo interno, lanciandola in alto per darle modo di fuggire in volo.

 

Addestramento di un falco d’alto volo (Lanario) con l’uso del pallone aerostatico

 

 

Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com) e www.falconeria.info

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