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 Le specie di rapaci per la falconeria alternativa

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Poiana di Harris

 

Nome scientifico: Parabuteo unicinctus

Nome inglese: Harris Hawk

Nome spagnolo: Aguila de Harris

Nome tedesco:

Nome francese:

Categoria: Basso volo (Broadwings)

Peso: M: 500-700 gr; F: 600-1000 gr (variabile in base alla ssp)

Lunghezza: 485-535 mm

Apertura alare: 100-120 cm

Sottospecie: Sono note tre sottospecie: 1) Parabuteo unicinctus unicinctus: è la sottospecie più piccola ed è riconoscibile nel piumaggio adulto per gli orli di color crema nella coda.
2) Parabuteo unicinctus harrisi: confrontata con la ssp precedente ha, da adulto, un torace con penne molto più scure.
3) Parabuteo unicinctus superior: è invece la sottospecie più grossa fra le 3 e può essere distinta (anche se non sempre...) grazie a questa sua caratteristica. E' anche la sottospecie più ricercata dai falconieri proprio per la sua mole (ed il suo costo è anche più elevato, di conseguenza).

Distribuzione in natura: Nord e Sud America (con 3 ssp)

 

Uso in falconeria alternativa: La Poiana di Harris è sicuramente la specie più adatta alla falconeria alternativa; è un rapace molto adattabile ed eterogeneo, in grado di volare in tutti gli ambienti e di sfruttare ogni situazione; la sua intelligenza facilita molto il lavoro del falconiere, rendendolo facile da addestrare e consentendo di risparmiare molto tempo. Questa specie è la più consigliata ai neofiti, soprattutto se autodidatti: oltre alla facilità di addestramento e gestione è infatti un rapace robusto e resistente agli errori di addestramento che un neofita potrebbe compiere, il suo peso infatti, che va dai 500 ai 1400 grammi consente di attutire gli errori di gestione del peso che un principiante può compiere facilmente. La sua intelligenza gli permette di apprendere molto rapidamente qualsiasi tipo di esercizio facilitandone l’addestramento per i principianti.

Con la Poiana di Harris è possibile praticare diversi tipi di volo nella falconeria alternativa: da albero ad albero, traino al logoro e voli di attesa. Con un addestramento molto semplice la Poiana di Harris può seguire il falconiere che passeggia svolazzando di albero in albero anche per chilometri. Per stimolare la sua fisiologia predatoria il falconiere deve ogni tanto richiamare il rapace con il logoro, trainandolo a terra (logoro che imita un Lagomorfo: Lepre o Coniglio) facendolo catturare alla Poiana e premiandola con piccoli bocconcini di carne. I bocconcini di carne possono essere anche lanciati alla Poiana durante la passeggiata, mentre vi segue da un albero all’altro. Se lanciati in aria il rapace imparerà presto ad afferrarli in volo, il che renderà il tutto molto più piacevole ed affascinante. Durante la passeggiata, oltre al traino al logoro e al lancio dei bocconcini si può anche richiamare ogni tanto l’Harris al pugno, sempre premiandola con piccoli bocconcini. È ovvio che il falconiere deve tenere conto del numero di bocconcini forniti al rapace e fermarsi quando la sua fame sta diminuendo, rendendola difficile da recuperare se fa gozzo pieno.

L’Harris può anche essere addestrata al volo di attesa, ma questa è una procedura più complicata rispetto all’addestramento semplice  e richiede maggiore preparazione tecnica ed esperienza: l’Harris è molto adatta al volo d’attesa grazie alle sue ali ampie e alla coda lunga può infatti sfruttare al meglio le correnti ascensionali e con il giusto protocollo di addestramento può dunque seguire il falconiere in volo di attesa sulle correnti per poi essere richiamata al pugno o al logoro o lanciano di bocconcini in aria: il volo d’attesa e le picchiate che l’Harris può fare da quella altezza sono sicuramente le scene più emozionanti che questo rapace può offrire!

 

 

 

  

 

Poiana codarossa

 

Nome scientifico: Buteo jamaicensis

Nome inglese: Red-tailed Hawk

Nome spagnolo: Aguila Colaroja

Nome tedesco:

Nome francese:

Categoria: Basso volo (Broadwings)

Peso: M: 880-1000 gr; F: 1250-1500 gr

Lunghezza: 48-63.5 cm

Apertura alare: 170 cm

Sottospecie: Sono conosciute 17 sottospecie, ma solo alcune sono comuni in cattività: la ssp harlani è sicuramente la più famosa, perchè è la più scura.

Distribuzione in natura: Nord America e Canada

 

Uso in falconeria alternativa: In termini di prestazioni la Poiana codarossa viene subito dopo l’Harris. Sia in termini di prestazioni, che di peso che di costi e difficoltà di addestramento, la Codarossa si trova a metà tra l’Harris e la Poiana Ferruginosa. È abbastanza apprezzata dai falconieri che praticano la caccia ma anche da chi pratica le esibizioni al pubblico, sebbene l’Harris sia preferito. Si può adattare bene alla falconeria alternativa per le passeggiate, in cui seguirà il falconiere da albero ad albero, ed il traino al logoro, che apprezza moltissimo. Più doti tecniche ed esperienza sono invece necessarie per addestrarla al volo d’attesa: in questo tipo di volo la Codarossa eccelle, e supera sicuramente l’Harris.

 

 

  

 

Poiana comune

 

Nome scientifico: Buteo buteo

Nome inglese: Common buzzard

Nome spagnolo: Busardo Ratonero

Nome tedesco: Mäusebussard

Nome francese: Buse variable

Categoria: Basso volo (Broadwings)

Peso: M: 780 g   F: 1000 g

Lunghezza: 54 cm

Apertura alare: 120 cm

Sottospecie:

Distribuzione in natura: Eurasia

 

Uso in falconeria alternativa:  Sfortunatamente questo stupendo rapace viene poco usato in falconeria e poco riprodotto in cattività a causa delle sue attitudini non molto “predatorie”: la Poiana comune, infatti, in natura si nutre di carogne, animali feriti o malati, piccoli, micromammiferi, invertebrati, rettili ed anfibi e non è un predatore puro che insegue e attacca prede terrestri o in volo. Essa invece rappresenta un ottimo rapace nella falconeria alternativa, dove non si richiedono prestazioni nella predazione attiva ai rapaci. Per le sue abitudini non predatorie e dunque per la sua scarsa reattività può risultare un po’ difficoltosa da addestrare soprattutto per i neofiti, ma una volta addestrata diventa un eccellente rapace in grado di eseguire il volo di attesa, che ama, con grande eccitazione sua e del falconiere; può seguire il falconiere da albero ad albero ed ama inseguire il logoro al traino. Da imprintare parzialmente perché “pigola” di continuo quando è affamata e può dar fastidio.

 

 

 

 

 

Poiana ferruginosa

  

Nome scientifico: Buteo regalis

Nome inglese: Ferruginous buzzard

Nome spagnolo:

Nome tedesco:

Nome francese:

Categoria: Basso volo (Broadwings)

Peso: M: 990-1300 g   F: 1400-2041 g

Lunghezza: 51-66 cm

Apertura alare:122-152 cm

Sottospecie: nessuna

Distribuzione in natura: Neartico

 

Uso in falconeria alternativa: In ordine crescente, in fatto di dimensioni, la Poiana ferruginosa è uno dei rapaci più grossi (dopo le Aquile e gli Avvoltoi) che i falconieri possono utilizzare. Il suo prezzo, fortunatamente, non è però elevato come quello di un’Aquila, e si attesta più o meno sulla stessa cifra necessaria per una Poiana codarossa. La sua grande mole attrae molto, da un punto di vista estetico, i falconieri, sembra quasi una piccola Aquila in tutto e per tutto, anche nelle forme e nelle proporzioni della testa e del becco. Questa poiana è dunque una delle specie più belle da addestrare per la falconeria alternativa ma non senza qualche difficoltà. È un rapace non consigliabile a chi inizia ed è alle prime armi: è vero che la grossa mole ne fa un rapace robusto che ben sopporta gli errori di addestramento di un principiante, ma è anche vero che la grossa mole ne rende difficoltoso il controllo della fame; per fare “affamare” una ferruginosa e portarla in peso di addestramento si fa una certa fatica e a volte è necessaria anche una settimana di controllo del peso; un gozzo pieno può avere effetti anche per 3 giorni prima che il rapace torni in peso! A ciò si aggiunge l’effetto delle sue abitudini eco-etologiche: la Poiana ferruginosa è in fatti un rapace piuttosto passivo in natura, raramente preda in maniera attiva e si comporta più come la nostra Poiana comune, una specie di spazzino-detritivoro che si alimenta di prede ferite, malate o carcasse; la sua scarsa reattività dunque complica l’addestramento rendendo faticosi anche i voli al pugno. In conclusione consiglio ai neofiti di non lasciarsi affascinare troppo da questo stupendo rapace, che può dare ottimi risultati nella falconeria alternativa ma che risulta difficoltoso da addestrare e gestire; fatevi prima le ossa con una Poiana di Harris per un paio di anni e quindi passate alla Ferruginosa se lo desiderate.

Nella falconeria alternativa la Poiana ferruginosa può essere addestrata a seguire il falconiere da albero ad albero o in volo d’attesa, per lunghe passeggiate immersi nella natura; può essere richiamata al pugno o con bocconcini lanciati in aria, ma il traino al logoro è sicuramente ciò che ama di più.

 

 

 

  

Falco Sacro

 

Nome scientifico: Falco cherrug

Nome inglese: Saker falcon

Nome spagnolo: Halcón Sacre

Nome tedesco: Würgfalke

Nome francese: Faucon sacre

Categoria: Alto volo (Longwings)

Peso: Esiste una notevolissima variabilità di peso all'interno della specie Falco cherrug, si va dalle razze più piccole con maschi che pesano circa 700 gr alle grosse femmine delle razze più grandi (e costose) che possono superare il Kg di peso (ssp altaicus)

Lunghezza: 45-55 cm

Apertura alare: 102-126 cm

Sottospecie:

Distribuzione in natura:  Europa orientale, Medioriente

 

Uso in falconeria alternativa: Tra i falconi, il Falco Sacro è sicuramente il più indicato per la falconeria alternativa. Ciò perché esso possiede ali con un basso carico alare, molto ampie e coda lunga: questa struttura anatomica di volo gli consente di volare anche a bassa velocità senza andare in stallo e di avere un ottimo rapporto con il terreno. Il volo ideale in falconeria alternativa da praticare con il Falco Sacro è costituito dalle passate al logoro, per cui questo rapace è particolarmente adatto; un Sacro bene allenato e muscolato può eseguire anche oltre 60 passate al logoro in continuo e spesso è il falconiere a stancarsi di girare il logoro prima del falco stesso! Può comunque essere utilizzato anche per il volo al pallone aerostatico e all’aquilone con ottimi risultati. Il Sacro è però un rapace sconsigliabile ai neofiti, non tanto per la sua delicatezza (la sua grossa mole infatti lo rende un falco ben robusto ed in grado di attutire gli eventuali errori di gestione compiuti da un principiante) ma per il fatto stesso che si tratta di un Falco: quindi un rapace veloce in grado di percorrere svariati chilometri di distanza in tempi brevissimi; se il neofita dunque compie anche un piccolo errore nella gestione di questo rapace il rischio di perderlo è molto elevato!

 

 

 

 

 

Lanario

 

Nome scientifico: Falco biarmicus

Nome inglese: Lanner falcon

Nome spagnolo: Halcón Borní

Nome tedesco: Lannerfalke

Nome francese: Faucon lanier

Categoria: Alto volo (Longwings)

Peso: molto variabile si va dai 450 gr dei piccoli maschi agli oltre 800 gr delle grosse femmine

Lunghezza: 34-50 cm

Apertura alare: 90-115 cm

Sottospecie: La sottospecie Falco biarmicus feldeggii vive in Italia meridionale e centrale, fino all'Emilia Romagna. Il resto dell'areale mondiale della specie è occupato da altre 4 sottospecie (erlangeri, biarmicus, tanypterus, abyssinicus).

Distribuzione in natura: Africa, Italia, Medio Oriente

 

Uso in falconeria alternativa: Anche il Lanario è un falco deserticolo come il Sacro e come questo è particolarmente adatto alla falconeria alternativa. Le applicazioni sono le stesse del Sacro: passate al logoro, voli al pallone aerostatico, aquilone statico o acrobatico. Come il Sacro, anche il Lanario è da sconsigliare assolutamente ai neofiti.

 

 

 

 

 

 

Gheppio comune

 

Nome scientifico: Falco tinnunculus

Nome inglese: Common Kestrel (o Eurasian kestrel)

Nome spagnolo: Cernícalo Vulgar

Nome tedesco: Turmfalke

Nome francese: Faucon crécerelle

Categoria: Alto volo (Longwings)

Peso: M: 113-160 gr; F: 150-271 gr

Lunghezza: 32-25 cm

Apertura alare: 71-80 cm

Sottospecie:

Distribuzione in natura: E' un piccolo rapace molto diffuso in tutta Italia e tutto il Paleartico Occidentale.

Uso in falconeria alternativa: iIl Gheppio comune (Falco tinnunculus) è una specie che ben si adatta alla falconeria alternativa; non è un predatore particolarmente reattivo come gli altri falchi o gli Accipiter e ha una struttura alare che gli consente di sfruttare al massimo le correnti termiche, le correnti ascensionali ed il vento. Non è però un falco consigliabile come primo rapace ai neofiti, per via della sua piccola mole e della notevole velocità a cui può volare, potendo quindi allontanarsi anche di svariati chilometri in poco tempo. La piccola dimensione lo rende delicato e subito soggetto ai minimi errori di gestione del peso. Inoltre l’addestramento del gheppio al volo in “spirito santo” (volo statico) è piuttosto complicato e richiede una elevata preparazione tecnica. Ma tutta la fatica verrà ricompensata subito da questo stupendo e dolcissimo falchetto.

 

 

 

 

Ibridi

 

La falconeria moderna vede nel suo campo rapaci anche delle specie “nuove”, cioè create dall’uomo; non si può, effettivamente, parlare di specie “vere”, ma si tratta di ibridi. I primi ibridi furono prodotti con le tecniche dell’inseminazione artificiale negli anni 70. Oggi la produzione di rapaci ibridi è invece diventata una pratica comune e diffusa. Gli ibridi sono apprezzati per alcune loro caratteristiche miste, per la dimensione, il colore e il prezzo che, generalmente, è piuttosto basso. Gli ibridi più comuni sono quelli tra le specie di Falchi, soprattutto all’interno del gruppo dei Falchi detti “deserticoli” (Lanario, Sacro, Girfalco) e con il Falco pellegrino. Generalmente dunque gli ibridi hanno una struttura alare e delle abitudini di volo compatibili con la falconeria alternativa: coda lunga e ali larghe li aiutano avolare con più facilità, atterrare più volentieri a terra e salire più facilmente sulle termiche o nei voli al pallone aerostatico/aquilone.

Gli ibridi consigliati sono comunque quelli tra le specie deserticole mentre sarebbero da evitare gli ibridi con il Pellegrino, nella falconeria alternativa; vanno dunque bene: Gyr/Sacro, Gyr Lanario e i vari tri-ibridi come il Gyr/Sacro/Sacro o Gyr/Sacro/Lanario.

Gli ibridi sono comunque sconsigliabili ai neofiti, in quanto piuttosto difficoltosi da gestire e facili da perdere: è bene “farsi le ossa” con una specie più facile come l’Harris prima di passare a questi splendidi rapaci.

In falconeria alternativa gli ibridi possono essere usati con ottimi risultati sia nelle passate al logoro che nel volo al pallone aerostatico o aquilone (normale o acrobatico), in cui sono sicuramente i rapaci più indicati per via della loro struttura anatomica di volo che consente loro di alzarsi in quota con estrema rapidità.

Generalmente io sono contrario però all’uso degli ibridi, non solo e non tanto perché, in caso fuggano, potrebbero inquinare geneticamente le nostre popolazioni di falchi o comunque disturbarle a causa della loro aggressività, ma soprattutto perché gli ibridi sono sterili o hanno una bassissima fertilità e dunque non possono più essere utilizzati quando diventano inutilizzabili per il volo libero (vecchiaia o problemi veterinari); una specie pura, invece, quando il falconiere decide di non praticare più il volo libero o per motivi di anzianità o veterinari non può più essere usata per i voli, può essere messa in riproduzione in cattività.

 

 

 

 

 

 

Rapaci notturni

 L’argomento sui rapaci notturni richiede un libro a se stante, dunque si rimanda all’apposita sezione del portale falconeria.net per gli approfondimenti. Con i rapaci notturni è possibile praticare una falconeria alternativa, sebbene in questo caso si parli di “guferia” e non di vera e propria falconeria.

I rapaci notturni imprintati e allevati a contatto con l’uomo sin da piccoli sono le uniche specie di rapaci che possono essere detenuti come “pet” cioè alla stregua di un cane o di un gatto, in casa: in questo caso non si procede neanche al loro addestramento, non si portano fuori a volare liberi ma semplicemente si tengono in casa come animali da compagnia.

I rapaci notturni possono però anche essere addestrati e quindi possono essere portati in giro a volare liberi. L’addestramento di questi rapaci è comunque più difficoltoso rispetto ai classici rapaci diurni della falconeria, a causa della loro passività e di alcune loro caratteristiche fisiologiche che li rendono poco reattivi e molto lenti e passivi. I rapaci notturni, inoltre, per loro indole, non praticano il volo di attesa né sono portati a “seguire” (in volo o di albero in albero) il falconiere né possono eseguire le passate al logoro come si farebbe con i Falchi d’alto volo.

La falconeria alternativa con l’uso di rapaci notturni dunque si limita più che ad una passeggiata con il notturno che ci segue, ad una situazione statica, in cui si libera il rapace e lo si lascia libero di giocare ed esplorare il territorio e richiamarlo al pugno e al logoro ogni tanto; i notturni amano molto il traino al logoro (usando topolini finti o logori che simulano Lagomorfi). Le specie più utilizzate nella falconeria alternativa sono: Gufi reali (europeo, africano, virginiano etc.), Barbagianni, Allocchi (comune, di Lapponia, degli Urali etc.); insomma tutte le specie che possono essere addestrate senza grossi problemi; sono da evitare le specie piccole come gli Assioli e le Civette poiché troppo delicate e problematiche da addestrare.

 

 

 

  

 

Altre specie di rapaci utilizzabili

 Le specie che potrebbero essere utilizzate nella falconeria alternativa sono molte; le principali, anche per i risultati che offrono sono già state analizzate in dettaglio precedentemente, ma l’elenco delle specie utilizzabili è ancora molto lungo sebbene i risultati ottenibili e/o le difficoltà nel loro addestramento e gestione sono inferiori. Possono essere usate in falconeria alternativa le Aquile (voli al traino), i Nibbi (alto volo di attesa), il Serpentario (traino con finto serpente), gli Avvoltoi (alto volo d’attesa), e le altre specie di rapaci notturni (Gufo delle nevi, Allocco di Lapponia, Ulula, Gufo comune etc.).

 

  

 

 

  

Rapaci da NON utilizzare nella falconeria alternativa

  Molte delle specie che non possono essere utilizzate in falconeria alternativa sono state già citate. In questo paragrafo farò quindi solo una breve sintesi:

 

1)      Falco pellegrino: è un cacciatore molto attivo, ha bisogno di catturare prede in alto volo, in falconeria alternativa, potrebbe essere usato per le passate al logoro o per i palloni/aquiloni ma il non poter farlo cacciare come farebbe in natura degli uccelli vivi in alto volo è da considerarsi un maltrattamento che va quindi contro il suo benessere.

2)      Gheppio americano, Lodolaio e Smeriglio: sono predatori molto attivi, hanno bisogno di uccidere prede vive per il loro bisogno psicologico

3)      Astore e Sparviere: anch’essi sono cacciatori molto attivi, per il loro benessere psicologico hanno necessità di uccidere prede vive.

 

  

  

 

 

Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com) e www.falconeria.info

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