[Precedente] [Home] [Su] [Successiva][Manuale per imparare la falconeria] [Articoli] [Biblioteca] [Foto] [Video] [Downloads]

 I preventivi: guferia

 Siete qua: Home > Argomenti > Imparare la falconeria > Manuale > Preventivi guferia
 

 

 

Ottima alternativa ai rapaci diurni sono i rapaci notturni. E i motivi sono tanti. Vi prego durante la lettura del manuale di non saltare a piè pari il contenuto di questo capitolo, perché forse è proprio quello che fa al caso vostro. Negli ultimi anni, infatti, si sta osservando una notevole diffusione dei notturni tra i falconieri, che si dilettano con loro in alternativa ai rapaci diurni. Ha contribuito molto anche il film di Harry Potter, ma i motivi della diffusione degli Strigiformi in cattività o per addestramento sono altri e ve li illustro direttamente qui di seguito:

1) Costi: i rapaci notturni sono molto economici rispetto ai rapaci diurni, proprio perché più facili da riprodurre e meno richiesti per la falconeria classica

2) Spazi: richiedono spazi ridotti a parità di dimensioni rispetto ai diurni in quanto sono animali molto passivi che passano il 90% del loro tempo giornaliero a dormire o comunque appollaiati su un posatoio

3) Impegno e tempo: una volta addestrati è molto difficile perderli perché non essendo grandi volatori non si allontanano mai dal punto di perdita di contatto; andranno a posarsi al primo posatoio idoneo nelle immediate vicinanze. Inoltre, sempre per lo stesso motivo, non sarà necessario e obbligatorio farli volare spesso e, addirittura, potranno essere tenuti in casa liberi alla stregua di altri comuni animali domestici (cani, gatti) senza bisogno di addestrarli al volo libero.

Unico lato negativo: proprio a causa di questa loro passività i rapaci notturni sono un po’ più difficili da addestrare rispetto ai diurni, ma con le adeguate tecniche si otterranno anche buone garanzie di risultato.

In conclusione l’addestramento dei rapaci notturni è sia un ottimo tirocinio prima di passare ai diurni, sia un’ottima alternativa per chi ha problemi di soldi (costano poco), di spazi (richiedono poco spazio) o di tempo (non è assolutamente necessario farli volare spesso, possono essere fatti volare liberi anche solo una volta alla settimana), e anche come spazi di volo le richieste sono minime.

Io di solito, a chi ha poca esperienza con animali in cattività, consiglio come primo rapace proprio un notturno per il basso costo e la facilità di allevamento, sebbene più difficile da addestrare infatti esso comunque consentirà di formarsi la necessaria esperienza pratica prima di passare al rapace diurno per la falconeria propriamente detta. Un Barbagianni per esempio per chi ha poco spazio è l’ideale, ha un costo che non deve mai superare le 300 euro ed è un rapace graziosissimo e docilissimo e facile da allevare (mentre è sconsigliabile come rapace scuola per l’addestramento a causa della delicatezza dovuta alla sua piccola mole).

 

Preventivo del tempo per la guferia

L’addestramento dei rapaci notturni è abbastanza dispendioso in termini di tempo. Come più volte ricordato precedentemente si tratta di animali lenti e passivi che dunque per essere addestrati a venire al pugno o ad inseguire il logoro richiederanno diverso tempo da passare con loro. I tempi quindi per l’addestramento ammontano a circa 2-3 ore al giorno per i primi 30-60 giorni. Il tempo impiegato invece per mantenerli si riduce solo a 15-30 min al giorno (gli si fanno ripetere semplicemente gli esercizi mentre gli si dà da mangiare), ed infine il tempo per l’uso di questi animali è a completa discrezione del falconiere; infatti, poiché io consiglio di tenerli liberi in voliera piuttosto che legati, ciò permetterà di portarli a volare liberi anche una volta alla settimana, anche perché si tratta appunto di animali molto passivi che stanno benissimo anche in spazi non tanto ampi.

 

Preventivo dello spazio per la guferia:

Per i rapaci notturni il discorso dello spazio invece è completamente diverso rispetto alle precedenti categorie appena viste. I rapaci notturni vista la loro passività di volo richiedono spazi sia in casa che all’aperto molto ridotti rispetto ai diurni. Io consiglio di non tenere sempre legati i notturni addestrati ma di tenerli liberi in voliere apposite. Avrete quindi bisogno di un’area di almeno 2 x 2 mt all’aperto per il giardinaggio del vostro rapace notturno e un’area di pari superficie  o superiore (in funzione della mole del rapace) dove realizzare una voliera. Il rapace verrà tenuto legato alcune ore al giorno quando viene lasciato a giardinare all'aperto, mentre verrà tenuto nella voliera per il resto della giornata. Lo spazio di 2 x 2 mt della voliera (l’altezza andrà dai 2 mt ai 3-4 a piacimento) è idoneo praticamente per tutte le specie più comuni (Barbagianni, Gufo reale africano o virginiano, Civetta, Gufo delle nevi) con l’unica eccezione forse del Gufo reale europeo che vista la mole notevole richiederà come spazio in voliera almeno 2,5 x 2,5 mt. Anche gli spazi per l’addestramento e l’allenamento di questi rapaci sono estremamente ridotti. Per un gufo reale per esempio un’area di 15 x 15 mt sarà già sufficiente, mentre per il volo libero sarebbe bene evitare le zone troppo aperte essendo i notturni dei rapaci arboricoli; ma bisognerebbe anche evitare le zone troppo boscose per il rischio di fornire al rapace troppi posatoi che possono indurlo a restare appollaiato e non rispondere ai richiami. Le zone migliori quindi per il volo libero sono quelle semi aperte cioè con spazi aperti e presenza di qualche grosso albero  isolato.

 

Preventivo delle spese per la guferia

Trattandosi di rapaci molto facili da riprodurre e poco nobili per la falconeria, i loro costi sono solitamente molto ridotti. I costi si dividono in 3 categorie:



1) Costi di acquisto:
 Per  una idea generale dei costi si consulti la tabella sotto:

A) Gufo reale europeo: dalle 400 alle 600 euro (prezzo medio 350-400 euro)
B) Gufo reale africano: dalle 600 alle 800 euro (prezzo medio 400 euro)
c) Gufo reale virginiano: come il gufo reale africano.
D) Civetta: circa 300 euro
E) Assioli (varie specie): circa 300 euro
F) Gufo delle nevi: dalle 500 alle 700 euro
G) Barbagianni: dalle 250 alle 300-350 euro


NB: altre specie di rapaci notturni, più rare in cattività, possono raggiungere costi molto elevati: il comunissimo Allocco (allo stato selvatico) costerà circa 900 euro in cattività (ammesso che si riesca a trovare un allevamento), l'Allocco di Lapponia (Strix nebulosa) costa circa 1500-2000 euro per individuo, solo per fare degli esempi.

I costi delle attrezzature possono variare molto sia in funzione del tipo di attività a cui vi dedicherete sia in funzione della provenienza delle attrezzature stesse. Se infatti acquistate attrezzature specifiche da falconeria dagli appositi fornitori, i costi saranno alti, se invece "adatterete" altre attrezzature, i costi saranno quasi irrisori. Per la riproduzione in cattività le spese prevedono anche: una buona voliera (dalle 200 alle 500 euro circa), una incubatrice (dalle 200 alle 500 euro) un frigorifero-congelatore (200-300 euro), altre attrezzature secondarie dai costi irrisori (bilancino di precisione, vitamine e sali minerali, carta assorbente, lampadine normali e IR eccetera). Se vorrete dedicarvi ai voli liberi, vi servirà una apparecchiatura per radiotracking (dalle 700 ad oltre 1000 euro). Per il resto, come si vedrà nell'apposito capitolo, l'attrezzatura standard (trasportino, bilancia, geti, lunga, filagna, blocco, locale di allevamento, guanto ecc..) ha un costo veramente ridotto se non viene acquistata da un fornitore specifico.



2) Costi di mantenimento: 
Generalmente sono piuttosto irrisori. Un gufo di piccole dimensioni non mangerà più di mezza quaglia al giorno e la spesa sarà al massimo di un euro al giorno. Invece, un Gufo reale europeo, che è il rapace notturno più grosso, potrà mangiare anche 2 quaglie al giorno, ma in compenso mangerà di tutto, per cui potrà essere alimentato anche con una base di colli di pollo alternati con altri cibi, e in questo caso la spesa non dovrebbe superare le 2-3 euro al giorno per individuo. Oltre al cibo non ci sono altre spese di mantenimento particolari, a parte le eventuali prede per chi volesse addestrare un gufo alla caccia o le spese di carburante per spostarsi nelle zone di volo o di caccia.



3) Costi "straordinari":
Si riferiscono alle eventuali spese in caso di un qualche problema veterinario, perchè purtroppo il prezioso lavoro dei veterinari è anche molto costoso...

 

 

Preventivo dell'impegno richiesto dalla guferia

Come la rapacicoltura anche la guferia, sotto certi punti di vista può essere veramente molto poco impegnativa, per esempio nel caso dell'allevamento semplice, in cui il rapace notturno viene tenuto in casa esattamente come si farebbe con un cane o un gatto. L'unico fattore che può rendere più impegnativa questa disciplina è la difficoltà di addestramento dei rapaci notturni, a causa della loro scarsa reattività ed elevata passività. Per il resto i notturni sono rapaci che non hanno bisogno di volare liberi come i diurni e questo li rende poco impegnativi poichè non costringe il falconiere a doverli portare a volare o ad allenarli giornalmente.

 

Scelta della specie per iniziare

Nella scelta nel primo rapace notturno (rapace scuola) valgono gli stessi parametri generali dati per la falconeria. Evitare di scegliere specie  troppo piccole (perché troppo delicate); questo vale soprattutto se si è soli (autodidatti) o se non si ha alcuna esperienza di addestramento precedente; se invece si è seguiti da un falconiere esperto o se si è già dei falconieri, si potrebbe anche tentare con piccoli rapaci notturni come il Barbagianni. Per quanto riguarda l’addestramento ho già spiegato in precedenza la situazione: i rapaci notturni sono difficili da “convincere” perchè si tratta di animali molto passivi, ma alla fine, con tanta pazienza, e con una buona base di esperienza e soprattutto con la giusta tecnica si riesce  ad addestrarli senza grossi problemi. Poiché con i rapaci notturni si può praticare sia l'addestramento sia l'allevamento semplice, bisognerà fare una distinzione tra queste due varianti:

1) Addestramento: la specie migliore in assoluto, dunque, per iniziare con la guferia è il Gufo reale europeo (più economico ma più difficoltoso a causa della grossa mole) o il Gufo reale africano o virginiano (più costosi e con più esigenze climatiche nel caso dell’africano, ma più semplici da addestrare); sconsiglierei di iniziare con un Barbagianni o con rapaci più piccoli.

2) Allevamento: si possono usare, in questo caso, sia rapaci notturni di grossa mole come i Gufi reali, sia quelli di mole intermedia come il Barbagianni, ma è meglio non scendere al disotto di questa dimensione, una Civetta o addirittura un Assiolo sono già troppo piccoli e dunque troppo delicati anche se non vengono addestrati.


 

Scelta successiva

La scelta finale del rapace  notturno sarà fortemente condizionata dal tipo di attività che si vorrà praticare innanzitutto, ma, come visto, ci sono delle attività nelle quali potremo adoperare tutte o quasi le specie, ed in questo caso la scelta verrà guidata dagli altri parametri: costi, spazi, impegno richiesto, delicatezza/rischi delle varie specie.
Facciamo alcuni esempi:

1) Per il semplice allevamento di una specie, magari da tenere in appartamento, consiglierei il Gufo reale africano (purchè non viviate in zone troppo fredde) o un maschio di Gufo reale virginiano (meglio adattato ai climi anche freddi): sono specie di media dimensione (circa 700-800 gr di peso, circa 1 mt di apertura alare) e dunque non creano troppi problemi in casa, sono puliti, non puzzano, docili e affettuosi come tutti i gufi, e soprattutto sono poco vociferi. Se deciderete di non tenerli completamente liberi in casa ma di costruire una piccola voliera sarà sufficiente uno spazio di 1,5 x 2 mt x 2(H) mt.

2) Per l'addestramento semplice la scelta migliore è sempre su un gufo reale di piccola taglia (Africano o Virginiano maschio) anche perchè questa seconda tipologia non è altro che una semplice e logica evoluzione della prima

3) Per un addestramento più serio, come quello alla caccia, la specie più usata e migliore è il Gufo Reale Europeo

4) Per gli addestramenti agli spettacoli si può scegliere qualsiasi specie (da esposizione) e il Gufo reale europeo, il Gufo delle nevi ed il Barbagianni (tra le specie più comuni) per i voli liberi.

5) Infine, per la riproduzione in cattività le specie più usate e più consigliabili sono la Civetta comune e il Barbagianni (gli Assioli sono troppo delicati, il Gufo reale Europeo troppo svantaggioso economicamente, il Gufo delle nevi e il Gufo reale africano sono abbastanza difficili da riprodurre e così anche il Gufo reale virginiano).

 

Iter per apprendere le tecniche di guferia:

 

 

 

Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com) e www.falconeria.info

Volete Approfondire  questo argomento?

Se volete imparare di più le tecniche e approfondire i concetti di questa pagina web,

consultate i nostri prodotti multimediali, libri e CD