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 Scegliere bene è il primo passo

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Introduzione: un po’ di etica

 Vorrei sottolineare un importantissimo concetto: ricordate che ci sono solo 2 modi per tenere correttamente  i rapaci in cattività, sia da un punto di vista di correttezza etica da parte del falconiere/allevatore sia da un punto di vista di benessere fisico e psicologico degli animali: a) rapace libero ma in voliera di idonee dimensioni ed in coppia (mai acquistare un rapace da solo per tenerlo in voliera e basta, l’animale soffrirebbe tantissimo) b) rapace addestrato e quindi con la possibilità di tenerlo legato ma facendolo volare libero spesso (almeno 1 volta ogni due giorni) sia durante le fasi di addestramento e allenamento sia nell’uso vero e proprio del rapace. Quindi per riassumere, facciamo un esempio: il Gheppio è una specie che vi piace, allora le opzioni sono 2: o ne acquistate uno solo, maschio o femmina che sia e lo addestrate, facendolo volare libero almeno una volta ogni 2 giorni per il suo benessere psico-fisico (in questo caso, potete anche tenerlo in una piccola voliera libero oppure legato al blocco secondo la classica metodologia della falconeria), oppure, se non volete cimentarvi nell’addestramento ma volete comunque avere un rapace domestico, dovrete comprarne una coppia da tenere libera in una voliera di idonee dimensioni (almeno 2,5 x 2,5). Tenere un rapace sempre legato infatti è estremamente dannoso per una serie di motivi che vanno dallo stress che indebolisce l’animale rendendolo molto più delicato e sensibile e potendolo portare facilmente alla morte, a varie patologie legate alla situazione statica del rapace (atrofia dei muscoli, bumblefoots ecc…). Tenere un rapace libero in voliera ma da solo è assolutamente sbagliato e immorale, perché l’animale soffrirà molto la solitudine; ciò, oltre che essere eticamente ingiusto, è anche passibile di punizione in base alle leggi sul maltrattamento degli animali. Come si dirà successivamente l'unica alternativa a questa scelta (Addestrameto-Riproduzione) è l'”allevamento semplice” che può essere però applicato solo ad alcune specie di rapaci (i notturni), che possono essere considerate e trattate alla stregua dei comuni animali domestici (cani, gatti) sebbene con tutta una serie di variazioni sulle tecniche di gestione in casa, dovute alla particolarità di questi rapaci.

 

 

 

I livelli di scelta

 Scegliere bene è di cruciale importanza per iniziare correttamente ed ottenere dei buoni risultati. Con una buona scelta avrete già percorso metà del cammino che vi porterà a diventare falconieri. Questo capitolo è dunque di fondamentale importanza per il neofita poichè sarà una guida alla scelta corretta e che più si confà ai gusti e alle disponibilità di ogni singola persona. Iniziamo col dire che esistono diversi livelli di scelta, e il neofita deve assicurarsi di prendere la giusta decisione per ognuno di questi livelli:

1) Scelta del tipo:  Per prima cosa bisogna scegliere il tipo di attività a cui dedicarsi (Falconeria classica o caccia, Falconeria alternativa, Falconeria professionale, Allevamento semplice, Guferia o Rapacicoltura); questo tipo di scelta si basa sia sui gusti personali e sia sulle disponibilità di spazio, soldi, tempo e impegno richiesti (SSTI).

2) Scelta della specie: Una volta scelta l'attività che vi piace di più o che meglio si adatta alle vostre disponibilità bisogna scegliere la specie migliore per iniziare ("rapace scuola") e, successivamente, la specie migliore per raggiungere il vostro obiettivo finale.

3) Scelta particolare: sesso, età, tipo di imprinting, tipo di allevamento, temperamento, colore, mole, ssp: La scelta della specie non è sufficiente perchè le caratteristiche del rapace da utilizzare dipenderanno anche da altri parametri quali l'età, il tipo di imprinting e di allevamento che ha ricevuto, il sesso, la sottospecie eccetera; sarà dunque di fondamentale importanza scegliere bene anche le caratteristiche individuali del rapace.

4) Scelta dell'individuo: in base al prezzo, all'allevatore ecc...: A questo punto arriva il momento dell'acquisto: sapete già quale specie comprare e con quali caratteristiche ma dovrete ancora scegliere l'individuo esatto, in funzione del miglior prezzo, della serietà dell'allevatore, e di tutta una serie di altre caratteristiche individuali che dunque varieranno da esemplare ad esemplare (variabilità individuale).

Facciamo un esempio pratico. Scelta dell'attività: a voi piacerebbe andare a caccia e catturare selvaggina, dunque scegliereste la Falconeria classica, inoltre le vostre disponibilità di tempo, spazio, soldi e impegno vi permettono di potere praticare questa attività. Scelta della specie iniziale: come primo rapace "scuola" scegliete l'Harris, che è il più adatto in questa circostanza (come anche in tante altre). Come rapace finale invece sceglierete l'Astore (in funzione dei vostri gusti personali, e delle vostre zone di caccia, prede, ecc): l'Astore è un rapace particolarmente ostico, e dunque bisogna prima fare una buona gavetta di almeno 2 anni con l’ Harris. Come caratteristiche individuali, per il tipo di attività che avete scelto, il vostro Harris (rapace scuola) dovrà essere una femmina (perchè è più robusta), giovane (perchè è più elastica mentalmente e dunque più facile da addestrare), con un leggero imprinting sull'uomo (che vi faciliterà le procedure di ammansimento). Infine, come scelta individuale, decidete di acquistare la vostra femmina di Harris da un allevatore e non da un altro perchè vi offre il prezzo migliore, perchè sembra essere il più serio, e perchè trovandosi più vicino rispetto agli altri vi dà la possibilità di andare a vedere di persona il rapace prima di acquistarlo.

 

 

 

 

 

Definizione classica di falconeria

La definizione classica del termine falconeria è “il catturare prede nel loro stato selvatico per mezzo di rapaci addestrati”. Praticamente è quello che il rapace farebbe in natura. L’unica differenza tra un rapace da falconeria ed un rapace selvatico è che il primo ha imparato ad accettare il falconiere come un suo collaboratore nella caccia. Il falconiere non insegna al rapace né a cacciare né a uccidere né a volare, queste sono tutte cose che il rapace fa già per suo istinto e sono scritte nel suo DNA. Bensì il falconiere si limita ad insegnare al rapace a stare con l’uomo rispondendo ai suoi richiami, e dà al rapace la possibilità di fare esperienza e plasmare con l’esperienza la sua tecnica di caccia e le sue performances di volo.  Il falconiere è, inizialmente, come un genitore per il suo falco e, successivamente, come una specie di “cane da caccia” o collaboratore, che stana le prede per il falco. E’ responsabilità del falconiere trovare terreni idonei e con prede idonee al suo rapace.  La falconeria vera non è il solo tenere un rapace in cattività, è compito del falconiere quello di far volare libero l’animale e permettergli di cacciare nelle migliori condizioni (anche di sicurezza!) delle prede selvatiche nel loro ambiente naturale. Come è stato detto, infatti, gli unici due modi (legali ed eticamente corretti) in cui l'uomo può tenere rapaci in cattività sono o di addestrarli e quindi farli volare liberi oppure usarli per riproduzione (e quindi in coppie).

La falconeria moderna possiede varie sfaccettature per cui alla figura del falconiere classico che pratica la caccia col falco si sono aggiunte anche altre figure di falconieri (il professionista per esempio oppure il falconiere non cacciatore).

 

N

TIPO

NOTE

CARATTERISTICHE

1

Falconeria classica (caccia con rapaci addestrati)

Sicuramente la più alta elevazione dell’arte della falconeria

Richiede uso del cane e licenza di caccia come spese aggiuntive. Impegnativa.

2

Falconiere alternativa (nuova visione della falconeria)

Per chi non vuole andare a caccia (Voli al logoro, al pallone, all’aquilone ecc…)

Volo libero con i rapaci, senza (o quasi) uso di prede vive. Richiamo al logoro e al pugno. Non richiede licenza di caccia né cane.

3

Falconeria professionale (cioè con guadagno)

Bird control Spettacoli

Allontanamento di volatili nocivi. Richiede elevata preparazione ed esperienza. Licenza di caccia, cane non necessario.

4

Guferia/Allevamento

Per chi ha poco tempo, pochi spazi, pochi soldi

Addestramento di rapaci notturni al volo libero (raramente alla caccia)

5

Riproduzione in cattività (Rapacicoltura)

Può anche dare buoni guadagni se ben gestita dal punto di vista tecnico/scientifico. È poco impegnativa se praticata in modo amatoriale.

Riproduzione dei rapaci in cattività.

 

 

 

L’iter per diventare falconiere e i “livelli di crescita”

 Diventare falconiere da autodidatta non è impossibile, ma richiede dei tempi un pò più lunghi ed il rispetto di una serie di restrizioni, cioè di condizioni di sicurezza che sono invece evitabili se si ha l’appoggio diretto di un falconiere esperto. Ecco dunque che chi segue un corso di falconeria o è seguito da falconieri esperti potrebbe anche partire come primo rapace anche da un falcone (Lanario, Sacro o ibrido), mentre chi è costretto al "fai da te" deve assolutamente evitare di comprare un falcone come primo rapace e deve “ripiegare” su un rapace più semplice quale potrebbe essere la Poiana di Harris.

Ricollegandoci a questo discorso vi introduco al concetto dei “livelli” che  viene applicato principalmente alla falconeria (intesa come addestramento dei rapaci) ma che, nelle linee generali, è valido anche per la guferia e la rapacicoltura. I falconieri infatti possono essere suddivisi, in base al loro stato di maturità, esperienza ed apprendimento in diversi livelli, elencati e descritti nella seguente tabella:

 

 

 

Come potete leggere dalla tabella sopra, un falconiere alla sua prima esperienza non ha molta scelta: se è un autodidatta deve obbligatoriamente iniziare con una Poiana di Harris, se vuole evitare ogni rischio (di perdita o morte del rapace).

Ma c'è un'altra importantissima considerazione da fare: il primo addestramento che un falconiere farà su un rapace sarà, come spiegato in precedenza, un "addestramento scuola" (ed il rapace è per questo chiamato "rapace scuola"): durante questo addestramento il falconiere imparerà tantissime cose e, inevitabilmente, commetterà anche molti errori. Un falconiere di primo livello non può aspettarsi di riuscire ad addestrare un'Harris alla caccia vera! L'addestramento "scuola" è un addestramento di base, e non può garantire la possibilità di passaggio ad un addestramento di maggiore livello come l'addestramento alla caccia. Per il primo anno il neo-falconiere che sta dunque entrando nel primo livello dovrà dunque accontentarsi dell'esperienza fatta con l'addestramento scuola di base. Dal secondo anno potrà iniziare a pensare ad un addestramento di maggiore livello oppure ad un rapace di maggiore livello.

Seguendo passo passo questa guida vi verranno presentati tutti i problemi di scelta di fronte ai quali solitamente si trova il neofita, saranno anche affrontati tutti i fattori (spazio, tempo, soldi, impegno) che condizionano le varie scelte in modo da guidare il neofita verso la scelta migliore ed infine vengono forniti tutti gli indirizzi per reperire tutto quello che serve, dalle attrezzature ai rapaci, dalle informazioni ai libri eccetera.

Ho voluto appositamente distinguere le attività legate ai rapaci in cattività in varie categorie proprio per facilitare le scelte e la comprensione dell’iter migliore per arrivare all’obiettivo. Il prossimi paragrafi infatti sono basati proprio su questa classificazione e serviranno a chiarirvi le idee in merito. Dunque il primo passo da compiere è scegliere tra le tecniche proposte quella che si adatta di più alle vostre disponibilità di soldi, spazio, tempo ed impegno. I paragrafi successivi approfondiranno le singole caratteristiche di queste tecniche al fine di aiutarvi a comprendere meglio le scelte da fare e la strada da percorrere.

 

 

Il vostro primo rapace: la scelta della specie 

Relativamente alla scelta del rapace, posso dire che da questa decisione dipende praticamente il 90% della buona riuscita. Scegliere il rapace giusto vuol dire trovare il giusto compromesso tra spesa-desiderio-idoneità della specie. Capite tutti a cosa mi riferisco col termine spesa. Il termine desiderio indica un concetto molto semplice: spesso ci si avvicina alla falconeria perché affascinanti dai rapaci, ma ci si trova costretti magari a ripiegare su una specie  che non ci piace tanto, ma che o è l’unica (o una delle poche) che può rientrare nel nostro budget economico oppure è l’unica (o una delle poche) idonee al neofita. I motivi della scelta dei notturni come ripiego ai diurni sono un esempio. Fondamentalmente la linea da seguire per quanto riguarda la scelta del rapace è questa: se si sta diventando falconieri col metodo “fai da te” sarebbe bene scegliere una specie facile da addestrare e soprattutto non delicata, una specie che ci permetta di attutire gli errori che si fanno da neofiti, ed in questo caso il miglior compromesso è sicuramente un Harris, ma in alcuni casi, per esempio quando si ha una esperienza veramente ridotta con gli animali in cattività o quando non si ha la sufficiente disponibilità per acquistare un Harris, io consiglierei di ripiegare prima sui rapaci notturni, per imparare le tecniche di gestione in cattività e allevamento e poi all’Harris per iniziare ad imparare l’addestramento. Se invece nel proprio percorso per diventare falconieri si è seguiti da una scuola, una associazione o un falconiere esperto si può scegliere anche direttamente un falco classico d’alto volo, che non sia però un Pellegrino; in questo caso la scelta migliore cadrà su sacro o ibridi.

Le caratteristiche che il rapace "scuola" deve avere sono diverse e vengono analizzate nei dettagli successivamente. In generale, per TUTTE le attività (falconeria classica, alternativa, professionale, guferia, rapacicoltura) le caratteristiche più importanti che il primo rapace (o la prima coppia di rapaci) deve avere sono la facilità di allevamento e la robustezza.

Tab. 2: Caratteristiche generali dei rapaci più comuni in cattività.

 

 

Ho omesso gli IBRIDI che non ho inserito in tabella perché meritano un discorso a parte. Nella maggior parte dei casi si tratta di ibridi tra le seguenti specie di falchi (a 2 a 2 o a 3 a 3): pellegrino, sacro, lanario e girfalco. I prezzi oscillano dalle 300 euro (rari) fino alle 2000-3000 euro per le femmine delle razze più grosse ma in genere il costo medio è abbastanza basso rispetto agli altri falconi, aggirandosi sulle 600 euro. Anche il loro peso può oscillare molto, passando dal mezzo chilogrammo fino anche ai 2 kg per le grosse femmine di GirfalcoxSacro. La reperibilità di solito è semplice sebbene per gli ibridi più difficili (per es. Smeriglio x Pellegrino) si possano avere maggiori difficoltà. La nomenclatura italiana, scientifica ed inglese deriva dall’unione semplice dei nomi delle due specie che compongono l’ibrido, per esempio: Girfalco x Sacro, F. rusticolus x F. cherrug ed in inglese GyrxSaker (notare che l’abbreviazione del girifalco in inglese è Gyr).

N. B. I valori dati in queste tabelle sono molto generalizzati e dati solo a titolo indicativo come riferimento generale.

 

Tab 3: Caratteristiche dei rapaci relativamente alla detenzione in cattività: 

 

 N. B. I valori dati in queste tabelle sono molto generalizzati e dati solo a titolo indicativo come riferimento generale.

  

I principi di base per la scelta del vostro primo rapace, cioè del rapace “scuola” sono i seguenti: 

1)      Non deve essere troppo piccolo: rapaci sotto i 400-500 grammi di peso sono sconsigliabili poiché la loro piccola mole non è in grado di assorbire gli errori di gestione del peso che il neofita falconiere può fare (vi ricordo per l’ennesima volta che la gestione del peso/fame del rapace è il fulcro su cui si basa tutto l’addestramento). Per esempio un Gheppio comune, del peso di 200 grammi può cambiare reazione per un cambiamento del suo peso di soli 5 grammi! Una quantità troppo piccola per essere correttamente gestita da un falconiere neofita alla sua prima esperienza

2)      Non deve essere troppo grosso: rapaci che superano 1,3-1,4 kg di peso sono sconsigliabili perché la gestione del peso/fame risulterà più complessa a causa della loro mole maggiore. Una Poiana codarossa di 1,5 kg di peso necessita di due o più giorni di controllo alimentare adeguato prima di ottenere la giusta reattività. Lavorare con pesi troppo alti è sconsigliabile perché rende l’addestramento più difficoltoso, anche se rapaci di mole maggiore sono molto più robusti e resistenti agli errori dei neofiti

3)      Deve essere reattivo quanto basta: la reattività del rapace dipende da molti fattori, soprattutto dalla sua eco-etologia allo stato selvatico. Il primo rapace non deve essere poco reattivo altrimenti renderà troppo difficoltoso l’addestramento per il neofita; da questo punto di vista sono sconsigliati tutti i rapaci notturni, a meno che il neofita non voglia dedicarsi esclusivamente a quelli. Dall’altro lato però sono sconsigliabili nella maniera più assoluta anche gli Accipiter (Astòre e Sparviere), perché,  sebbene essi siano i rapaci più reattivi che si conoscano, questa loro eccessiva reattività li rende particolarmente ostici per l’addestramento.

4)      Non deve essere troppo veloce: i rapaci molto veloci come i Falconi (Sacro, Lanario, Ibridi e soprattutto il Pellegrino) sono sconsigliabili in quanto un errore anche piccolo nella loro gestione o nel loro addestramento può causarne la fuga anche a decine di km di distanza. Un falco pellegrino impiega pochi minuti per spostarsi di 10 km, rendendo difficile il ritrovamento, con conseguente perdita e morte del rapace. In modo particolare, inoltre, il Falco pellegrino è estremamente sconsigliabile al neofita in quanto è il rapace più veloce che si conosca e ha un brutto rapporto con il suolo: la sua anatomia alare infatti, adattata alle altissime velocità, gli impedisce di manovrare a bassa velocità, e gli rende piuttosto difficoltoso l’atterraggio al suolo; il neofita troverà grossi problemi a richiamare al logoro a terra un falco pellegrino, e a volte anche sul pugno, il che rende particolarmente ostica e assolutamente da sconsigliare questa specie come primo rapace.

 

A questo punto la scelta ricade praticamente su una sola specie, la Poiana di Harris, per i seguenti motivi:

1) Ha un prezzo abbordabile (dalle 600 alle 800 euro per un maschio, dalle 700 alle 1000 euro per una femmina)

2) Ha un peso equilibrato, essendo un rapace né troppo piccolo né troppo grosso, che ne rendono facile e sicuro l’addestramento

3) E’ un rapace sufficientemente reattivo e sicuramente uno dei rapaci più intelligenti che si conoscano, facilitando così l’addestramento

4) E’ difficile da perdere (si conoscono casi in cui gli Harris sono rientrati a casa da soli!), vola poco e molto lentamente e se non risponde ai richiami per un errore di addestramento andrà ad appollaiarsi nell’albero più vicino.

5) E’ un rapace molto eterogeneo, ottimo come rapace “scuola” ma altrettanto prestante sia nella caccia, sia nel bird-control, sia nella falconeria alternativa o esibizioni in pubblico e abbastanza facile da riprodurre in cattività: il neofita potrà dunque sfruttare al massimo l’Harris sia come primo rapace “scuola” sia successivamente, aumentandone il livello di addestramento.

 

 

Assolutamente da sconsigliare invece sono:

1)      Rapaci notturni: troppo poco reattivi

2)      Gheppio comune, Gheppio americano e Smeriglio: troppo piccoli e veloci

3)      Falco pellegrino: troppo veloce e difficile da richiamare

4)      Astore e Sparviere: troppo reattivi, nervosi, di difficilissima gestione

 

 

Gli altri rapaci (Poiana Comune, Poiana Codarossa, Poiana Ferruginosa, Falco Sacro, Lanario e Ibridi) sono anch’essi sconsigliabili per i motivi suddetti, pur non presentando la criticità delle specie appena citate. Molti testi (e di conseguenza molti falconieri “all’antica”) consigliano di iniziare con un maschio di Lanario: secondo me non potrebbe esserci nulla di più sbagliato, in base ai concetti che vi ho appena esposto; il maschio di Lanario è un falco particolarmente veloce e agile che potrebbe allontanarsi facilmente anche di decine di km in pochi minuti se si compie anche un solo piccolo errore nella sua gestione e addestramento; inoltre il suo peso che arriva al massimo a 550 grammi lo rende particolarmente delicato e sensibile ad errori di gestione del peso/fame, portandolo facilmente alla morte. Il maschio di Lanario viene consigliato dai vecchi autori poiché si tratta di un falco meno pregiato rispetto al Pellegrino e più facile da ottenere. Molti testi oggi, e così anche molti falconieri, continuano a seguire, senza alcun fondamento tecnico/scientifico, queste informazioni riportate dai vecchi testi, riscrivendole anche su testi più recenti, erroneamente!

 

Per ognuna delle tipologie di falconeria moderna oggi esistenti, e descritte in dettaglio successivamente, verrà indicata la specie di rapace “scuola” consigliata per iniziare, le eventuali specie alternative e le specie per la successiva formazione.

 

 

Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com) e www.falconeria.info

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